Terremoto, emergenza neve nelle zone colpite: Curcio chiama le Regioni del nord

Amatrice. Nuovi crolli sono stati registrati nella zona rossa di Amatrice dopo le tre violenti scosse in centro Italia. Le comunicazioni con il borgo già devastato dal sisma del 24 agosto sono difficoltose a causa delle abbondanti nevicate che da oltre 36 ore interessano tutto il centro Italia. Ad Amatrice è in corso l’unità di crisi.

Rieti. Il Prefetto di Rieti Valter Crudo è appena arrivato alla Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.) della Protezione Civile per un vertice con le altre autorità e forze di sicurezza a seguito delle forti scosse registrate tra le 10 e 20 e le 11 e 25 al confine tra Lazio e Abruzzo. Il monitoraggio dei territori più vicini all’epicentro, già colpiti dal sisma del 24 agosto, è complicato dalle condizioni meteo che vedono la neve cadere senza sosta in tutto l’alto Lazio, da Amatrice ad Accumoli.

L’Aquila. Il Prefetto de L’Aquila, Giuseppe Linardi, considerato lo stato di allerta per gli eventi sismici in corso e le condizioni metereologiche avverse, dispone la chiusura di tutti gli Uffici Pubblici del L‘Aquila e dei comuni della provincia, con effetto immediato e sino al 19 Gennaio 2017. Dovrà essere assicurata l’operatività di tutte le strutture che garantiscono servizi di emergenza. Gli Uffici Giudiziari garantiranno ove necessario un presidio deputato alla trattazione degli atti urgenti, sia di giustizia civile che di giustizia penale. L’Ordinanza è impugnabile mediante ricorso giurisdizionale al Tar dell’Abruzzo entro 60 giorni dalla data odierna. La stessa ordinanza è stata trasmessa al Presidente della Regione Abruzzo, al Presidente della Provincia dell’Aquila, a tutti i Sindaci dei Comuni della provincia, a tutti i Ministeri per le determinazioni di competenza nei confronti dei rispettivi Uffici periferici nella provincia dell’Aquila e alle Forze di Polizia.

Acquasanta Terme (Ascoli Piceno). ”Non so se le fortissime scosse di oggi hanno fatto altri danni: so che da stamani abbiamo una serie di black-out, anziani bloccati in casa dalla neve, che ha raggiunto un metro e mezzo di altezza, e intere frazioni isolate: Pian dell’Oro, Farno, Agore, Pozza, Pito, Venamartello. Ci servono mezzi pesanti per liberare le strade, subito”. A lanciare l’appello è il sindaco di Acquasanta Terme, Sante Stangoni. Il comune è uno dei più vicini nelle Marche all’epicentro del sisma odierno, con la gran parte degli abitanti sfollati lungo la costa già dopo il terremoto del 24 agosto scorso. In montagna però sono rimasti gli allevatori: ”vivono nei container, riscaldati elettricamente, e dunque ora sono al gelo”. I telefonini cellulari, ”quando funzionano, sono l’unico mezzo di comunicazione”. Stangoni chiede che gli aiuti arrivino al più presto: ”non ci servono spalatori, ma spartineve”.

Le aree coinvolte dalle nuove scosse di terremoto sono le stesse già colpite dal sisma di agosto e ottobre “una zona purtroppo nota – ha spiegato Curcio – e un valore che può creare qualche problema soprattutto a infrastrutture che erano già in qualche modo compromesse anche se non ci attendiamo grandissimi crolli”. “Siamo in contatto con le forze armate – ha aggiunto Curcio – per la parte neve erano state mobilitate le Regioni, Lombardia, Veneto Trentino Alto Adige, Bolzano. Siamo in contatto con Piemonte e le altre regioni per poter apportare un miglioramento per la parte neve. Ora si è inserita quest’altra questione, le gestiremo entrambe”.


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