Salerno. Violenze in casa famiglia dove è stata costretta a subire atti sessuali da un giovane operatore. Ieri mattina, la vittima – una ragazzina di 14 anni – ha dovuto raccontare i due episodi raccontati nella denuncia presentata circa un anno fa, dinanzi al Giudice per le indagini preliminari, Stefano Berni Canani e al pm Elena Guarino. Secondo quanto emerso dalla denuncia, e poi confermato nell’incidente probatorio, il giovane operatore l’avrebbe raggiunta in due occasioni durante la notte, nella sua stanza e l’avrebbe costretta a compiere sesso orale. Gli episodi sono avvenuti in una struttura di accoglienza della provincia di Salerno dove la ragazzina era stata appoggiata perchè la madre tossicodipendente non poteva occuparsi di lei. L’incidente probatorio, in audizione protetta, si è svolto nei locali del Not, il servizio dell’Asl che si occupava di abusi e maltrattamenti sui minori, alla presenza di inquirenti e psicologi. Il team di esperti dovrà valutare la veridicità del suo racconto. I fatti risalgono all’incirca a un anno fa ed è stata la stessa vittima a sporgere denuncia, facendo avviare un’indagine affidata al sostituto procuratore Elena Guarino. Il giovane operatore avrebbe approfittato della notte, quando gli altri dormivano, per raggiungerla nella sua camera e abusarne. La struttura ha sospeso il giovane operatore quando è stata presentata la denuncia.