“Organizziamo il congresso, apriamoci ad altre forze, ma stiamo attenti. Io non ne so nulla, ma per le tessere siamo sicuri che non siano come le firme false?”. Lo ha detto Antonio Bassolino nel corso del suo intervento all’assemblea del Pd di Napoli. L’ex governatore ha detto che il “il Pd a Napoli si è quasi suicidato e uso il quasi come speranza”, ricordando però: “Nel ’93 quando sono tornato a fare il commissario Pds, il partito era all’8% a Napoli e dopo 7 mesi abbiamo vinto le Comunali. Chi comanda da 7 anni a questa parte, in cui ci sono state solo sconfitte, vuole fare una riflessione critica?”. I problemi del Pd a Napoli sono “frutto di scelte di correnti legittime ma decise in accordi lontani da Napoli. E la città lo sente che per noi viene prima il Pd e poi Napoli”. Bassolino ha criticato la segretaria regionale Tartaglione: “Mi sarei aspettato di vedere anche la segretaria che ci ha invitato a non usare solo fb. Quando mi invitano sono il primo ad arrivare e ascolto tutti e se me lo chiedono sono pronto ad andare ovunque,pure ad appendere i manifesti”
“Pensiamo di andare avanti in Consiglio comunale e in città come se non fosse successo nulla? Siamo pazzi?”. Bassolino ha sottolineato che così il Pd rischia di “finire senza dignità”. Bassolino, parlando alla platea tra cui c’è anche Valeria Valente, ha spiegato: “Non conosco Madonna ma dobbiamo aspettare che sia la Procura a fare indagini. Il partito ha chiamato le otto-dieci persone che hanno fatto le liste? Le hanno portate in una stanzetta chiedendo loro come sono andate le cose?”.
“Mi sarei aspettato di vedere una piena corresponsabilità del partito, mi sarei aspettato che Renzi, se fosse ancora quello che io ho votato, avesse chiamato il segretario di Napoli Carpentieri dicendo, ‘io sabato vengo a Napoli’, per assumersi con tutti la responsabilità per quello che è successo a Napoli. Malgrado i suoi problemi – ha detto l’ex governatore – Napoli è la testa del Mezzogiorno e senza Napoli il Pd nazionale è monco, debole. Se proprio c’era l’impossibilità fisica di Renzi potevano venire altri dirigenti”. E Bassolino ha fatto riferimento anche alle parole del vicesegretario nazionale Guerini: “Ho letto saremo inflessibili – un linguaggio che mi ricorda ‘useremo il lanciafiamme’ (le parole usate da Renzi dopo il flop del Pd alle amministrative a Napoli, ndr). Vorrei che ci sia forte consapevolezza dello strazio di questi giorni”.
