La vicenda “listopoli”, “anche se non riguarda direttamente la lista del Pd, è un duro colpo per il Pd e per tutti quanti noi”. Lo ha detto Antonio Bassolino, ex sindaco ed ex governatore campano, intervenendo questa mattina a un’iniziativa organizzata da “Demonline” a Napoli. Nel corso del suo intervento Bassolino, candidato alle primarie del Partito democratico per l’individuazione del candidato sindaco di Napoli, vinte da Valeria Valente, ha commentato la vicenda dei candidati a loro insaputa nella lista “Napoli Vale”, a sostegno proprio della candidatura a sindaco di Napoli di Valente. “Stamattina ho sfogliato i giornali – ha raccontato – e mi è venuto spontaneo scrivere un piccolo post: ‘una tristezza infinita’. Dopo la botta delle comunali, dove non siamo arrivati al ballottaggio, e dopo la botta al referendum dove abbiamo perso molto di più che nella media nazionale, le vicende davanti ai nostri occhi, anche se non riguardano direttamente la lista del Pd ed è giusto sottolinearlo, è evidente che sono un colpo duro per il Pd e per tutti quanti noi”.
A Napoli, ha aggiunto l’ex primo cittadino, “rischiamo di non esistere più. Altro che rischiare di prendere una bronchite, a Napoli il Pd è in sala di rianimazione. La provincia di Napoli è grande il doppio della città, ma dobbiamo sapere che Napoli è la testa, e un Pd senza Napoli è un Pd senza testa. Dobbiamo fare di tutto perché Napoli riacquisti questa funzione e che il Pd, qui in città, abbia la sua testa”.
“Sono impressionato da quanto sta succedendo, dopo il disastro dei mesi scorsi cosa deve succedere più? C’è un problema politico, come si fa a non capirlo? Io ‘esco pazzo'” dice l’ex Presidente della Regione. E’ un fiume in piena. Chiamando in causa il partito nazionale, Bassolino ha detto: “Vediamo Roma che ha assistito al disastro dei mesi scorsi, e che ora vedo muta. Non ci capisce che quanto successo è una botta anche a Roma, evidentemente non sono bastate le comunali. Sono danni che arrivano a tutti noi. Sono impressionato da questo, che deve succedere di più? Come si fa a non capire la sofferenza che deve esserci in queste ore in chi si è trovato coinvolto a sua insaputa, dei loro familiari, ma anche in tanti compagni e persone semplici che aspettano spiegazioni politiche e che ci chiedono: com’è possibile?”. Secondo Bassolino “bisogna spiegare, e queste cose si fanno mettendo in una stanza tutte le persone che hanno seguito la formazione delle liste, quelli che sanno si mettono insieme e poi si informa. Poi i magistrati faranno la loro parte, ma c’è un problema politico”.