Torre Annunziata. Volendo fare un paragone ‘romantico’ quello che sta accadendo nel mondo della Camera penale di Torre Annunziata è come la trama de La guerra dei Roses, il celebre romanzo di Warren Adler trasferito sullo schermo da Danny De Vito. La guerra di due coniugi, Oliver e Barbara Rose, che rischia di finire nel divorzio e il rischio di finire in un bagno di sangue in Tribunale – figurato nel caso più propriamente torrese – o risolvere le divergenze in modo corretto. A raccontare la storia, nel caso del libro, l’avvocato Gavin D’Amato. E a Torre Annunziata di avvocati si tratta. Quelli della Camera penale che da mesi cercano di rinnovare l’assemblea e nominare un nuovo presidente. L’ultimo atto della guerra dei Roses è quello di oggi. Il colpo di scena che ha invece buttato sul tappeto altre polemiche e nuovi venti di guerra. A dicembre, un ricorso ai probiviri ha bloccato l’elezione degli organi dell’associazione, dopo che una delle due liste in lizza era stata esclusa, lasciando spazio al voto di una sola fazione. Scrivere i nomi dell’una o dell’altra parte in causa. Fatto sta che – tra ingerenze del Consiglio dell’ordine – richieste di nuove elezioni, resistenze dei vincitori gli avvocati della Camera penale torrese non sono riusciti proprio a mettersi d’accordo. Oggi, a cercar di mettere un tappo alle discussioni, costruttive, distruttive, ma democratiche, nel dibattito interno è arrivata l’idea di proporre come Presidente dell’associazione torrese un avvocato penalista molto noto: Nicolas Balzano. A portare sul campo l’idea del vate pacificatore, l’ex presidente della Camera penale Antonio Cesarano con l’accordo di parte degli avvocati della lista vincitrice. Balzano, avvocato di lungo corso, mai iscritto alla Camera penale di Torre Annunziata, torrese doc, ma cresciuto nell’avvocatura napoletana, è stato individuato come colui che potesse sedare gli animi ribelli e mettere fine alla discussione. Sopire i delusi che hanno promosso il ricorso ai Probiviri per l’annullamento delle elezioni e rappresentare vincitori e sconfitti. Balzano ha accettato la proposta. Ma prima di presentarsi al cospetto dell’assemblea e provare ad ottenere una elezione per ‘acclamazione’ fuori da ogni logica democratica e elettiva ha preteso assicurazioni sulla sua elezione. ‘Se non sono tutti d’accordo non mi presento’ pare abbia detto. E così con il fervore che contraddistingue chi è abituato ad arringare in aula, per dare certezze al presidente in pectore è partita una petizione da firmare, nella quale l’accettazione dell’avvocato Balzano dovrà passare per il consenso unanime alla sua elezione. Una firma in bianco anche sulle su eventuali decisioni in merito al gruppo di fiducia che farebbero poi parte degli organi direttivi. Una cambiale in bianco, sulla fiducia, insomma. E a quel punto, stamattina, il clima è diventato incandescente. Ogni nome apposto sulla petizione che circolava valeva come indicazione di un consenso nell’assemblea elettiva. Come se la parola o il patto di un professionista-avvocato, nell’ambito di un dibattito politico-giudiziario, valesse zero. E la non firma, valesse a indicare un ‘tradimento’ per dirimere la questione. Sono stati in tanti a non firmare, sia tra quelli della lista vincente delle elezioni poi annullate, sia tra quelli che si sono visti cancellare la partecipazione al rinnovo degli organismi della Camera penale. Insomma, quello che doveva sembra una soluzione mediana, decristiana e pacificatoria, è diventata una guerra dei Roses. Il finale della storia di Oliver e Barbara lo conoscono un po’ tutti. L’avvocato Gavin propone al suo cliente due opzioni: o procedere con il divorzio e il rischio di finire di fronte ad un bagno di sangue terribile in tribunale, o andare a casa dalla moglie per risolvere le loro divergenze in modo corretto. Il cliente sceglie la seconda. Nel caso dell’avvocatura torrese si spera che la vicenda si concluda in modo corretto, nell’ambito del libero dibattito democratico, seppure accesso, senza bagni di sangue, con professionalità e nel rispetto delle regole.
Rosaria Federico
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