La Dda di Napoli ha diffuso stamane il video grazie al quale si è proceduto all’arresto dei quattro esponenti del clan Cutolo del rione Traiano responsabili dell’aggresione armata a casa della famiglia Di Napoli perchè a loro dire questi ultimi avevano offeso la dignità della famiglia del boss (in carcere) Salvatore “Borotalco” sostenendo che Genny carra genero del boss avrebbe molestato sessualmente la loro figlioletta minorenne. L’autore materiale del raid armato, ovvero Genny Carra si è costituto al carcere di Secondigliano dopo cinque giorni di latitanza Per la stessa vicenda avvenuta il 26 ottobre scorso la settimana scorsa erano già finiti in manette, dopo essere stati fermati dai carabinieri del Nucleo investigativo, il 32enne Vincenzo Cutolo, figlio del boss Salvatore “Borotalco”, e cognato di Carra e il 34enne Bruno Annunziata detto Bruno ‘ o nano. Il giorno dopo aveva invece deciso di costituirsi la quarta persona coinvolta nel violento raid di via Marco Aurelio, la 27enne Candida Cutolo, sorella di Vincenzo e moglie di Gennaro Carra. Ad incastrali le immagini della telecamera di videosorveglianza dell’abitazione dei Di Napoli e le intercettazioni telefoniche e ambientali effettuate dai carabinieri.
“Se non mi pigli, se non sarai mia, ti farò fare la fine di Emanuela Orlandi” con minacce di questo tipo il ras Genny Carra, 34 anni, esponente di spicco del clan Cutolo “Borotalco” cercava di avere approcci sessuali con una ragazzina di 16 anni figlia di un ex affiliato al clan del quale si era innamorato. Genny Carra e la moglie Candida Cutolo, 27 anni, risultano latitanti perchè entrambi colpiti dallo stesso provvedimento restrittivo firmato dal gip Roberta Zinno e che ha portato in carcere stamane Vincenzo Cutolo, (figlio del boss detenuto Salvatore) e cognato di Carra nonchè attuale reggente della cosca che controlla gli affari illeciti di parte di Fuorigrotta e Rione Traiano, e Bruno Annunziata detto Bruno ‘o nano indicato dai pentiti come il killer del clan. Sono accusati di aver minacciato ed esploso alcuni colpi di pistola all’indirizzo dell’abitazione della famiglia della ragazzina perché la mamma diceva in giro che Genny Carra molestava la figlia. Una storia torbida di avanches sessuali e non solo ma anche di un’estorsione da 100 mila euro ai danni della famiglia della ragazza perpetrata dal clan Cutolo. La famiglia della ragazza è stata costretta ad andare via dal rione Traiano. Il ras Genny Carra si era letteralmente invaghito della ragazzina, tanto da costringerla a seguirlo, ad uscire solo con lui e con gli amici e seguirla financo in vacanza ad Ischia con tutta la famiglia. Ma nonostante le evidenze la moglie Candida Cutolo (altra figlia del boss Salvatore) era arrivata anche a minacciare in casa la famiglia della ragazzina presentandosi con la suocera e altre donne. “Ma che è sto fatto? Embe… quella figlia di b… di tua figlia prima si è fatta r…da Zazzino e lo vorresti da me il prosciutto?”. Il Zazzino in questione non è altro che Francesco Zazo, figlio di Salvatore Zazo boss di Fuorigrotta, coetaneo della 16enne con il quale la giovane in quel periodo stava intrattenendo una relazione sentimentale e che aveva mandato su tutte le furie il gelosissimo Genny Carra. Ma Candida Cutolo e le amiche furono cacciate dalla casa della mamma della ragazzina che avvisò i carabinieri. Ma prima di andare via e posizionarsi sotto il palazzo inveendo contro la donna e il marito aveva incontrato per le scale la nonna della ragazzina minacciandola: “Io te lo uccido a tuo figlio”. E dopo pochi minuti arrivarono i rinforzi maschili tra cui il fratello, il marito e Bruno Annunziata, ci furono gli spari contro la porta d’ingresso dell’abitazione della famiglia che aveva osato sfidarli.
Prima della sparatoria Candida Cutolo cacciaata dai Di Napoli era andata su tutte le furie e aveva chiamato in aiuto il marito. E nella foga comincia a discutere ad alta voce con tutti le persone che avevachiamato in soccorso e con il marito al telefono.Alcuni passaggi delle intercettazioni telefoniche contenute nell’ordinanza sono emblematiche: “…eh che mi stanno inventando per 100 mila euro che mi devono dare sta gente” rivolgendosi a tale Gennaro. anch’egli nelle sue vicmanze. Poi risponde a un altro cellulare che squilla: “… uee ma chi é Gennà, rispondi un po’ qua sopra… “·. E’ un fiume in piena parla con più persone contemporaneamente:” …. deve ·venire mio marito, fallo sparare, spara, spara…inizia ad ammazzarmi a me però…ma mio marito è pazzo…mo mò deve venire, pure mio fratello Enzo, mo devono venire tutti quanti”. Qualcuno cerca di calmarla: “.. ti voglio bene…”. E lei per tutta risposta in stile sceneggiata urla: ” Ueeeee, devono venire tutti quanti!… Maria ha detto che mio marito ha violentato la figlia…”. Finalmente riesce a contattare il fratello al telefono: “Genni… Enzo devi venire mo mò qua sotto da Gennarina, fai venire pure Genni”. E il fratello risponde: “Sto venendo”. Il resto della storia è nota con gli spari contro la porta della famiglia della ragazzina registrati dalla telecamere posta all’ingresso della abitazione e che hanno incastrato il gruppo dei Cutolo.