Camorra, ferimento di Ivone un avvertimento ai ras dello spaccio

Venti di guerra soffiano di nuovo nella zona di Soccavo e rione Traiano. Il ferimento a copi di pistola avvenuto nel primo pomeriggio di ieri di Antonio Ivone è il chiaro segnale delle frizioni esistenti nel mondo dello spaccio. Il ferito, 32 anni, infatti, è un noto pregiudicato della zona Ovest di Napoli. La sua famiglia gestiva una delle piazze di spaccio del rione Traiano . Ben cinque suoi stretti familiari sono finiti in carcere nel maxi blitz del mese scorso che ha portato in carcere 88 persone del clan Puccinelli-Petrone e delle cosche colelgate. Ivove era a piedi e percorreva via Pietro Testi, quando e’ stato affiancato da uno scooter con due persone in sella armate di pistola. Si sono avvicinate e una ha fatto fuoco: un colpo lo ha raggiunto a una gamba. Soccorso, l’uomo e’ stato accompagnato al Pronto Soccorso dell’ospedale San Paolo per le cure del caso. Le sue condizioni non destano preoccupazione. In particolare, l’uomo, con precedenti per droga, e’ il nipote di Luciano Ivone, soprannominato ‘Tigre’. I due erano stati arrestati, insieme, nel settembre del 2011, per droga, in via Tertulliano. All’epoca gli Ivone erano ritenuti vicino al clan Cocozza. Oggi, invece come ha raccontato il boss pentito di Forcella, Maurizio Ferraiuolo, partente stretto degli Ivone, i suoi familiari gestiscono una piazza di spaccio di cocaina e sono soggetti al pagamento del pizzo al clan Cutolo. La pista privilegiata dagli inquirenti e’ quella di un avvertimento avvenuto appunto nel mondo dello spaccio


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