Camorra, gli scissionisti del gruppo Romano erano pronti alla guerra a Pianura

Erano le armi utilizzate per le stese, ma probabilmente anche usate per commettere qualcuno degli ultimi omicidi di camorra nella zona di Pianura e Soccavo, oltre che ad essere usate per commettere le rapine, quelle ritrovate ieri dai carabinieri in un appezzamento di terreno nel territorio di Quarto al confine con Pianura. L’arsenale in dotazione al gruppo del ras Salvatore Romano “muoll-muoll” lascia pensare gli investigatori che quelli armi siano state usate negli ultimi tempi non foss’altro perchè Romano nell’ultimo anno e mezzo è stato oggetto per ben tre volte di agguati di camorra a cui è riuscito sempre a sfuggire miracolosamente. Ma gli inquirenti sono preoccupati perchè con quelle “bocche di fuoco” il gruppo di Romano era pronto a scatenare la guerra. Le armi sono state già inviate ai Ris di Roma per le perizie balistiche. Si tratta di un fucile automatico da guerra, uno semiautomatico a canne mozze (oggetto di furto in abitazione il 12 agosto 2016 a Pozzuoli), un fucile sovrapposto a canne mozze (oggetto di furto nel 2010 a Napoli) e una pistola semiautomatica con matricola cancellata. Con Romano sono stati arrestati Marco Battipaglia, 41 anni, Antonio Vanacore, 30 anni, e Pasquale junior Esposito, 25 anni, tutti della zona, giaÌ€ noti alle forze dell’ordine e ritenuti affiliati al clan Mele di Pianura. A Pianura la tensione eÌ€ altissima a causa degli scontri per il controllo del territorio tra il clan Mele e i Lago. Agguati, stese, intimidazioni  si sono susseguite negli ultimi mesi tra i vari clan in lotta. Lotta per poter gestire in autonomia le piazze di droga e le estorsioni ai mercatini. Il ras Salvatore Romano appartiene alla frangia dei cosiddetti scissionisti del gruppo e le tensioni a Pianura sono state causate-secondo gli investigatori-proprio dalla sua decisione di creare un gruppo autonomo dedito in maniera particolare alle rapine e alle estorsioni.

 

 


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