Camorra, il pentito: “Gli scissionisti volevano sequestrare e torturare a Gennaro Puzella ‘o pazzo e poi buttarlo dal dodicesimo piano”

Nel momento più cruento della prima faida di Scampia si decidevano omicidi ogni giorno e il clan degli Scissionisti degli Amato-Pagano nonostante fosse scosso, ma solo per l’errore, per l’omicidio dell’innocente disabile Antonio Landieri, subito dopo ne programmò un altro. E’ sempre il pentito Michele Caiazza, il figlio di Ciro ‘o fraulese, armiere storico del clan, che ha raccontato l’episodio agli investigatori. La sua deposizione è agli atti dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Federica Colucci contro mandanti, esecutori materiali e fiancheggiatori della sparatoria mortale ai Sette Palazzi di Scampia. Ha raccontato Caiazza:”…Gennaro Notturno dopo essere rimasto ferito dal fuoco amico nella sparatoria ai Sette Palazzi andò in convalescenza e poi rientrò in gruppo. Gli venne affidato da Raffaele Amato e da Cesare Pagano il compito di uccidere Gennaro ‘o Pazzo ossia Puzzella nello Chalet Baku dove il gruppo di fuoco dei Di Lauro si era appoggiato, ed insieme a Gennaro Notturno dovevano andare Arcangelo Abete, Gennaro Marino o Mekkey , Ciro Mauriello, Rito Calzone, Vittorio Nottunro, Enzo l’elettrauto, il cognato di Vittorio e Massimo Cafasso “maglietella”. Salirono sulla casa nello Chalet Baku della sorella di Abete, ove avevano a disposizione un altro apparentamento, poiché sapevano che Gennaro ‘o pazzo lì si trovava, e volevano sequestrarlo e farlo parlare e poi gettare dal dodicesimo piano, e lì vennero sorpresi dalla polizia Gennaro Notturno, Massimo Cafasso, Arcangelo Abete, sua sorella, Gennaro Marino e Ciro Mauriello mentre Vettorio, l’elettrauto e Rito Calzone se la filarono. Il borsone con le armi e le bombe a mano venne gettato giù dal balcone ma venne trovato dalla polizia e addossato a loro. Questa vicenda avvenne il 7/8 dicembre del 2004… Gennaro Notturno è un killer degli Amato-Pagano, e raffaele Amato lo voleva mettere come socio sulle Case Celesti con Gennaro Marino; non so se abbia commesso altri omicidi…”. (r.f.)


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