“Ho presentato oggi un’interrogazione al Ministro degli Interni per non far sparire tutto nel dimenticatoio, a più di dieci giorni dall’agguato”. E’ quanto afferma Anna Maria Carloni, deputata del Partito Democratico, che lo scorso 27 gennaio era a Rione Traiano, poco distante dall’agguato che ha visto vittima Renato Di Giovanni, un ragazzo di appena 21 anni. “Si deve dare atto”, continua la Carloni, “dell’enorme impegno delle forze dell’ordine, che pochi giorni fa hanno compiuto un’operazione imponente, con 86 arresti. E’ poi notizia di oggi che è stato fermato un giovane camorrista che ha sparato come atto intimidatorio contro l’abitazione di una famiglia che denunciava il malaffare, costringendola a lasciare il quartiere.” “In questo drammatico contesto, mi chiedo come si possano spendere giorni interi a polemizzare astrattamente sulla gravità del fenomeno o sulla reticenza dei cittadini a vincere la paura del denunciare”, si chiede la parlamentare PD, che sottolinea come “nonostante l’impegno di polizia e carabinieri, la presenza dello Stato, del Comune e di tutte le istituzioni locali, deve essere concretamente percepita come reale e fattiva dai cittadini, e in questi territori così non è”. “Pertanto”, continua la Carloni, “con il supporto di altri deputati del PD, ho presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni, e solleciterò la Presidente della Commissione Antimafia, On. Rosy Bindi, a prender posizione per un quartiere completamente dimenticato dallo Stato”. “Ho poi interessato”, chiosa la deputata campana, “la Commissione Parlamentare d’inchiesta sulle condizioni delle Periferie affinché organizzi una visita in loco ed analizzi il caso, che nella sua drammaticità è quasi da manuale: qui, al Rione Traiano, fra trasporti, scuole, sicurezza, spazi pubblici, manca praticamente tutto, a partire dalla legalità . Il tutto a danno, come si è visto oggi, di chi è onesto”.