Camorra, la Dia: “Cepparulo ‘Ultimo’ ucciso dai Vastarella”

La Dia, ha scritto nella relazione del primo semestre del 2016 sulla criminalità organizzata inviata al parlamento che l’omicidio di Raffaele Cepparulo, meglio noto come “Ultimo” su facebook, avvenuto il 7 giugno 2016 a Ponticelli  può essere ricondotto al clan Vastarella del rione Sanità.  La giovane vittima originaria delle Case Nuove era considerato uno dei ras del gruppo dei cosiddetti “Barbudos” ovvero i Genidoni- Esposito-Spina del rione Sanità autori della strage di via Fontanelle contro i Vastarella. Nello stesso agguato in cui fu ucciso Cepparulo morì anche il giovane innocente Ciro Colonna di 19 anni. Ecco come gli investigatori della Dia, come riporta Il Roma, nella loro articolata analisi sulla camorra partenopea, descrivono anche il retroscena del delitto. Ecco alcuni passaggi della relazione. “La famiglia Esposito era entrata in diretto contrasto con il clan Lo Russo, poiché aveva appoggiato il gruppo Mallo del rione Don Guanella, già legato ai Lo Russo, dai quali si era poi allontanato per gestire in autonomia lo spaccio di stupefacenti, determinando la reazione armata degli ex alleati. Il contrasto è il movente degli omicidi del capo del gruppo Esposito e del figlio(ovvero Pierino e Ciro ‘o spagnuol) uccisi rispettivamente a novembre e gennaio 2015. Dopo tali delitti, la famiglia Esposito sarebbe stata costretta dai Vastarella ad abbandonare il rione Sanità e questa sarebbe stata una delle ragioni della strage del 22 aprile (nel circolo ricreativo alle Fontanelle con due morti e tre feriti, ndr). Tra i tre gruppi sussistono legami familiari”.
Il clan Vastarella è storicamente legato all’Alleanza di Secondigliano e in particolare ai Licciardi della Masseria Car-
done. Ma, almeno per quanto emerso finora nel corso delle indagini, alla reazione non avrebbero partecipato cosche esterne al rione Sanità. La matrice dell’agguato del 22 aprile è verosimilmente da ricercare nella volontà di decapitare ed annientare i clan Vastarella, colpendo direttamente il direttorio. Per questo delitto è stato emesso, l’8 maggio successivo la Dda emise decreto di fermo nei confronti di quattro affiliati al sodalizio Genidoni- Esposito-Spina, cui è seguito 9 giugno, l’ordinanza a carico di un altro presunto partecipante al terribile raid alle Fontanelle. La strada è considerata tuttora il quartier generale dell’organizzazione”.

Raffaele Cepparulo era indagato per l’omicidio di Gianmarco Lambiase e nell’inchiesta sulla strage delle Fontanelle anche se non sono mai stati trovati riscontri. Nel 2015 era stato fermato con Salvatore Basile, 26enne di vico lungo San Raffaele; Agostino Riccio, 42enne di via Crispi ad Afragola, e Francesco Spina, 23enne di salita Moiariello. Tut- ti accusati di porto e detenzione di armi (reato aggravato dalle finalità mafiose) e ricettazione. Secondo gli in- quirenti stavano progettando di uccidere un esponente di primo piano della famiglia Sibillo, ma anche in questo caso riscontri non se ne trovarono. I quattro furono rimessi in libertà in breve tempo dal Riesame per un incredibile errore giudiziario.

 

 


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