Camorra, raid alla Sanità: nello stesso garage 4 anni fa fu ucciso ‘o mekkei, ras dei Lo Russo

E’ stato un attacco diretto dei Vastarella contro i Sequino. Gli investigatori hanno numerose certezze in più rispetto allo scenario in cui è maturato il duplice ferimento di sabato sera di Francesco Comunale e del figlio Antonio in via san Vincenzo alla Sanità . Il garage che i due gestiscono, zona che si trova sotto l’influenza dei Sequino, è lo stesso in cui la sera di san Silvestro del 2012 fu assassinato Francesco Bara proconsole alla Sanità del clan Lo Russo “Capitoni” di Miano. Il puzzle criminale fatto di intrecci familiari, accordi, legami tra clan che saltano mese dopo mese, come sta accandendo negli ultimi anni, trova una spiegazione in quella che è la guerra ormai dichiarata tra i Sequino e i Vastarella.  Guerra iniziata nell’agosto scorso con l’omicidio di Vittorio Vastarella il 31 anni agosto scorso a cui ha fatto da risposta  il 22 ottobre il ferimento di Giovanni Sequino, nipote del boss Nicola e quindi una serie di raid e di “Stese” da una parte e dall’altra fino ad arrivare all’agguato contro i due garagisti. Tra i Sequino e i Vastarella c’è stata nel corso dell’ultimo anno una finta pace dettata dal fatto di non attirare troppo l’attenzione delle forze dell’ordine sul quartiere. I Sequino infatti sono imparentati con la famiglia Spina ovvero con Addolorata Spina vedova del boss ucciso Pierino Esposito e mamma di Ciro Esposito ‘o spagnuol ucciso a gennaio del 2015 e il cui omicidio segnò l’inizio della guerra tra i cosidetti “Barbudos”, ovvero gli Esposito-Genidoni-Spina cacciati dal rione Sanità al pari del gruppo Mallo,  e i Vastarella. Il gruppo dei Barbudos, il cui vertice è a processo proprio in questi giorni, si è reso protagonista della famosa strage di via Fontanelle alla Sanità in cui furono uccisi Giuseppe Vastarella(fratello di Vittorio) e il cognato Salvatore Vigna e rimasero ferite altre tre persone: Antonio Vastarella, 24 anni; Dario Vastarella, 33enne e l’incensurato Alfredo Ciotola. Una scia di sangue che continua a scorrere perchè in ballo c’è il business del controllo delle piazze di spaccio. I Sequino si sono alleati con i Savarese prenendendo il posto dei Della Corte arrestati nel 2013 proprio per l’omicidio di Francesco Bara ‘o mekkei. Omicidio confessato dal killer pentito Giuseppe Granieri. Il collaboratore di giustizia aveva spiegato agli investigatori che l’intento del boss Della Corte era quello di “conquistare la Sanità”. E ora ci stanno provando i Sequino-Savarese a scalzare i Vastarella.

 

 


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