Camorra: spariti 400 alberi di mele annurche dai terreni confiscati al clan Moccia

Sparite circa 400 piante di mele annurche posizionate nei giorni scorsi ad Afragola, nel Napoletano, all’interno dell’ex masseria Magliulo, bene confiscato ai clan. La scoperta, questa mattina, quando la masseria doveva essere intitolata a un sindacalista ucciso dalla camorra. Gia’ nell’autunno 2016, il pescheto del sito, dove dal 2014 operava una associazione vicina a Libera, era stato dato alle fiamme ad opera di ignoti e quasi completamente distrutto. La masseria fu sequestrata e confiscata due decenni fa a Vincenzo Magliulo, noto come l’ingegnere della camorra, elemento di spicco del clan Moccia arrestato dopo una latitanza il 23 novembre 1989; quell’appezzamento di terreno l’aveva ottenuto a prezzo conveniente dopo che il suo proprietario era stato prima ferito alle gambe e poi malmenato, e un rogo doloso aveva interessato la sua azienda agricola. “Non arretreremo di un millimetro rispetto al nostro impegno per la legalita’ e per il riutilizzo per scopi sociali dei beni confiscati alla camorra dallo Stato”, fa sapere in una nota il sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, che esprime solidarieta’ al Consorzio Terzo Settore, tra le quattro associazioni assegnatarie di porzioni della ex masseria Magliulo intitolata alla memoria di Antonio Esposito Ferraioli, ucciso il 30 agosto 1978 a Pagani con una scarica di proiettili da un fucile a lupara per le sue indagini sulla provenienza delle carni che arrivavano alla mensa dell’azienda in cui era cuoco e sindacalista.


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