Casavatore. Festa dei Gigli & camorra, la commissione straordinaria annulla le modifiche apportate dalla maggioranza guidata dall’ex sindaco Lorenza Orefice. Musica fino a mezza notte e fine di tutte le manifestazioni entro l’ una e trenta: sanzioni e interdizione per 5 anni agli inadempienti. Un modifica sostanziale del regolamento che precede di poco gli accertamenti dell’Arma dei carabinieri che con una serie di informative evidenziarono il concreto rischio di condizionamenti della criminalità della festa tanto da volerne modificare l’impianto statutario. Le modifiche sostanziali che hanno fortemente voluto i prefetti a guida dell’ente dopo lo scioglimento per camorra, riguardano l’estratto conto mensile che dovrà essere comunicato dai comitati rionali su entrate e spese al comitato comunale di controllo il quale a sua volta dovrà comunicare il tutto al comitato di controllo presieduto dal sindaco. Inoltre, la mancata presentazione per due mesi successivi del rendiconto comporta l’incandidabilità dello stesso presidente del comitato festa per tre esercizi consecutivi e la mancata presentazione dell’estratto da parte dei singoli comitati rionali comporta esclusione dalla festa. Invece i comitati dovranno individuare un responsabile che si raccordi con le forze dell’ordine. Cambia anche la data di presentazione delle domande di partecipazione dal 31 maggio al 30 settembre come da schema di domanda da compilare in modo completo e perentorio. Altra modifica sostanziale sono gli orari. Si parte alle 10,30 del mattina fino alle ore 13 con posizionamento entro e non oltre le 14,00 dal lato ingresso municipio e partenza alle ore 17,30.  Alle ore 24.00 si dovrà spegnere la musica presente su ogni giglio e dovranno essere riportati inderogabilmente al proprio posto ogni giglio entro e non oltre 1,30. La violazione di ogni orario comporterà sanzioni inasprite fino a 500 euro e per ogni violazione e conseguente denuncia del legale rappresentante dei singoli comitati con preclusione di realizzare per anni due il giglio con perdita del deposito cauzionale e con l’interdizione per 5 anni dei componenti coinvolti dal partecipare ad alcun comitato rionale. Insomma, dopo quanto emerso dagli atti dello scioglimento sulla festa cittadina, la triade commissariale con a capo il Prefetto Eugenia Valente, ha annullato le modifiche che la maggioranza capeggiata dal sindaco Lorenza Orefice approvò. Modifiche che attirarono da subito le indagini di carabinieri e Polizia. Tanto che il Questore di Napoli Guido Marino, nell’atto di diffida inviato al comune, evidenziò la necessità di rispettare in toto il regolamento di legalità stilato dall’ex commissario Giovanni Lucchese per evitare proprio infiltrazioni camorristiche nella kermesse. Regolamento che era stato modificato dal consiglio comunale per quanto concerneva proprio gli orari su proposta della stessa maggioranza , due astenuti e  il voto favorevole dei consiglieri di opposizione di cui uno citato negli atti dello scioglimento ed uno dei democratici. Ovviamente, aldilà dei clan, ci sono persone perbene che da decenni seguono e partecipano alla festa.
Ciro Bene