Castellammare: arrestato per spaccio l’ex killer della faida dei “falsi pentiti”

Era stato scarcerato qualche anno grazie a una clamorosa sentenza della Cassazione che annullò gli ergastoli ai boss e una condanna a 18 anni di carcre per lui. Ma da ieri pomeriggio si sono di nuovo aperte le porte del carcere per Giovanni Savarese, ‘o chicchiello, 43 anni, ex killer della cosca degli scissionisti Scarpa-Omobono che  nel 2004 aveva dato vita a una sanguinosa faida per le strade di Castellammare. Faida che portò a una mezza dozzina di morti e numerosi agguati e ferimenti. Tra le vittime eccellenti di quella faida scatenata dagli ex cutoliani Massimo Scarpa e Michele Omobono figurano Antonio Martone, cognato del defunto boss Michele D’Alessandro, e di Giuseppe Veroliva, alias Peppe l’autista. Un quella faida Savarese ebbe un ruolo da protagonista insieme con il gruppo della zona di santa Caterina di Raffaele Di Somma, il famigerato “ninnillo”. Poi ci fu la stagione dei “falsi pentiti” con Luciano Fontana e lo stesso Di Somma e si arrivò agli arresti di tutti i vertici della cosca Scarpa-Omobono, compreso Savarese. Dopo la scarcerazione ‘o chicchiello era tornato nel centro antico di Castellammare gestendo una piazza di spaccio in piena autonomia. Nessun avvicinamento al clan D’Alessandro ma solo un rispetto delle regole ferree della camorra stabiese ovvero ognuno non deve pestare i piedi agli altri nella gestione dei traffici illeciti. E ieri così i carabinieri hanno “beccato” Savarese mentre cedeva una dose di cociana a un cliente.Nella sua abitazione i militari hanno scoperto un impianto di videoregistrazione il cui cono d’azione, anziché interessare il pe- rimetro della casa, riprendeva le vie d’accesso ai vicoli che porta- no all’abitazione stessa.


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