Il pm presso la Procura della Repubblica di Napoli, Raffaello Falcone, ha chiesto al gip l’archiviazione per Giuseppe Castaldo, il gioielliere che il 7 ottobre 2015 uccise con la sua calibro 9 legalmente detenuta due pregiudicati, Bruno Petrone, di 53 anni, residente nel quartiere Secondigliano, e di Luigi Tedeschi, di 51 anni  residente al Rione Sanità , armati di pistola, poi rivelatasi caricata a salve, che gli avevano intimato di consegnare i cinquemila euro in contanti appena prelevati dalla filiale del Banco di Napolia Ercolano. Alcune settimane dopo l’episodio, quattro persone furono catturate dai carabinieri perché accusate, a vario titolo, di concorso in rapina. Oggi il pm Falcone ha ritenuto legittimo l’uso dell’arma fatto da Castaldo, per il quale era stato aperto un procedimento per omicidio colposo per eccesso di legittima difesa. Una delle parti offese ha però presentato opposizione al gip circa la richiesta di archiviazione.Adesso gli atti dovranno essere trasmessi al gip che dovrà fissare una udienza in camera di consiglio nell’ambito della quale si dovrà valutare se è ammissibile l’opposizione presentata. In caso confermativo, all’esito dell’udienza, il gip potrà pronunciare ordinanza di archiviazione o indicare al pm ulteriori indagini da svolgere o ordinargli di formulare l’imputazione coatta per il gioielliere.
(nella foto il luogo della rapina e nel riquadro Bruno Petrone e Luigi Tedeschi)