Fca Pomigliano, nasce il comitato ‘no Cassino’

Un comitato ‘no-Cassino’ è stato costituito da alcuni dei cinque lavoratori dello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco e del reparto logistico di Nola, licenziati due anni fa dall’azienda in seguito ad una manifestazione ritenuta offensiva, e reintegrati alcuni mesi fa dalla Corte d’Appello di Napoli, ma ”dispensati dal lavoro” dal Lingotto. Il comitato è stato presentato oggi ai cancelli della fabbrica, nel corso di un’assemblea ‘esterna’ durante la quale i lavoratori hanno spiegato di volersi opporre al trasferimento temporaneo di circa 500 lavoratori di Pomigliano nella fabbrica di Cassino, che dovrebbe avvenire entro marzo. ”Fca – ha spiegato uno dei cinque lavoratori, Mimmo Mignano – sta convocando gli operai da trasferire a Cassino, ma da quanto ne sappiamo i lavoratori sono intimoriti dalla possibilità di essere trasferiti: non hanno trovato 500 volontari e ora si procede per chiamata. Si sta cercando di smantellare quella che era la più grande fabbrica del Mezzogiorno, trasferendo altrove le maestranze. Ma noi ci opporremo, e non permetteremo la chiusura o il ridimensionamento dello stabilimento campano”. Al comitato, secondo Mignano, stanno arrivando già alcune decine di adesioni da parte dei lavoratori della fabbrica campana.


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