Festini gay con i preti, inviato in Procura un nuovo dossier in cui si parla anche di minori

Alla sede di Benevento dell’associazione Meter onlus guidata da don Fortunato Di Noto, protagonista di battaglie contro gli abusi sui minori, è arrivata una segnalazione nelle quale sono descritte, come dice lo stesso don Fortunato intervistato dal Mattino, “una serie di vicende (a carattere sessuale, ndr) che coinvolgono un sacerdote in particolare anche se ne vengono nominati degli altri”. La segnalazione – riferisce don Fortunato – è stata inviata alla magistratura. Nel dossier inviato al battagliero promotore di Meter onlus – riferisce il quotidiano – si parlerebbe dell’ipotesi di coinvolgimento di minori. Nei giorni scorsi era emersa l’esistenza di una chat che sarebbe stata utilizzata per organizzare incontri di sesso a pagamento. Un sacerdote presente sulla stessa, peraltro, avrebbe rifiutato ogni proposta di incontro che gli sarebbe stata avanzata da un giovane come aveva riferito quest’ultimo, intervistato dal Mattino.

In quel plico si raccontano fatti e circostanze che coinvolgerebbero in particolar modo un sacerdote della diocesi di Pozzuoli. Il dossier – come spiega lo stesso don Fortunato – dopo essere stato a lungo esaminato, è stato portato all’attenzione del vescovo di Pozzuoli che avrà il compito di aprire una istruttoria per stabilire la veridicità di quanto scritto e, subito dopo, a quella della procura della repubblica perché, nella denuncia, e questo sarebbe l’aspetto più inquietante della vicenda, si parlerebbe anche di minori. Non solo. Il sacerdote in questione – è scritto nell’esposto consegnato in procura – «è stato allontanato dalla Chiesa di Napoli dall’allora rettore prima ancora di entrare in seminario, in fase di valutazione preliminare. Poi provò presso una congregazione dove è stato quattro anni prima di andar via di nuovo; in seguito si è spostato in un’altra diocesi e anche da lì fu allontanato; infine a Pozzuoli dove è diventato sacerdote». Perché tutti questi allontanamenti? Che cosa c’è sotto? Sono solo alcune delle domande alle quali Meter onlus chiede si diano delle risposte. Ma c’è dell’altro. In quel dossier – in possesso dell’associazione di don Fortunato e ora anche del vescovo di Pozzuoli e dei magistrati della procura – sono contenuti una serie di nomi di autorevoli esponenti del mondo della Chiesa di Napoli che sarebbero coinvolti a vario titolo in vicende in gran parte a sfondo sessuale.

 

 

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