Fuga di notizie, violazione della legge fiscale e il reimpiego di capitali del clan camorristico Polverino: questi i tre filoni d’indagine che hanno portato, nei giorni scorsi, all’emissione di 17 avvisi di conbclusione indagini. Nell’inchiesta finirono anche il generale della Guardia di Finanza, Giuseppe Mango e l’ex capitano della Nazionale, il calciatore Fabio Cannavaro. Nei giorni scorsi ai due, indagati insieme ad altre 15 persone, è stato notificato un avviso di conclusione delle indagini, nell’ambito di una complessa indagine sul clan Polverino. Al centro dell’indagine la realizzazione di un centro sportivo con 122 box auto in via Aniello Falcone al Vomero. Un’inchiesta che si è diramata poi in tre filoni diversi che vendono indagati per diversi capi di imputazione a carico di 17 persone che ora rischiano di finire a processo. Il pm Fabrizio Vanorio ha inviato ai 17 un avviso di conclusione delle indagini. Cannavaro è accusato di aver aggirato la normativa fiscale intestando a una società di noleggio lo yacht che avrebbe invece utilizzato regolarmente insieme ai familiari. Nella vicenda è indagato anche il commercialista Giovanni DeVita, consulente dell’ex calciatore.
Il generale Mango deve invece difendersi da due ipotesi di rivelazione del segreto per aver riferito a un suo amico, l’avvocato Roberto Guida, prima l’esistenza delle indagini sull’imprenditore Roberto Imperatrice, poi che lo studio del commercialista De Vita era intercettato. Per Mango a Procura aveva chiesto una misura interdittiva al Gip, Claudio Marcopido, che non l’aveva accolta.
Il terzo filone è l’unico dove vengono configurate presunte collusioni con la camorra: la Procura ha indagato sugli investimenti dell’imprenditore Carlo Simeoli, tuttora detenuto, genero di un esponente del clan Polverino, nella società Immobiliare Belvedere che avrebbe dovuto realizzare il maxi parcheggio. Fra gli
altri, sono indagati Roberto Imperatrice – tra i fondatori di Rossopomodoro, società estranea all’inchiesta, e il commercialista De Vita per reimpiego di capitali aggravato.