Un palloncino rosso a forma di cuore tra le mani di una ragazza, le labbra in bronzo delle gigantesche statue neoclassiche di Igor Mitoraj con lo sfondo di colonne e archi, la Venere in conchiglia e fra tutti svetta il bacio dei Casti Amanti. A San Valentino, l’amore a Pompei è stato celebrato negli Scavi attraverso lo sguardo moderno di giovani igers, la nuova categoria di influencer di Instagram, che diffonde la conoscenza dei luoghi attraverso le immagini. In questa occasione 15 appassionati di fotografia hanno visitato il sito archeologico in uno speciale percorso dedicato all’amore attraverso le sue rappresentazioni pittoriche, partendo dalla Domus dei casti Amanti aperta in via straordinaria per il lungo week end di San Valentino. Scene d’amore infinite e nelle più svariate sfaccettature raffigurate nelle pitture di domus e ambienti vari della città antica: dall’amore casto a quello erotico, all’amore filiale, a quello narcisistico a quello della dea Venere rappresentata in molteplici luoghi. Il risultato di questa visita è stata la realizzazione di immagini che prendendo spunto dalle pitture pompeiane, hanno omaggiato l’amore. Le foto realizzate sono state pubblicate dagli igers con gli hashtag #ILovePompeii, #DiscoverPompeii e #CastiAmanti e sono visibili sul canale Instagram della Soprintendenza di Pompei. Migliaia i visitatori che in ciascuno dei quattro giorni di visita (dall’11 al 14 febbraio) hanno aspettato il loro turno, in gruppi da 20, per poter accedere alla Domus dei casti Amanti e ammirare il celebre dipinto del casto bacio che dà nome alla dimora e che sarà nuovamente accessibile solo al termine del grande cantiere di restauro, non prima del 2020. All’interno della domus era visitabile il panificio e la stalla con gli scheletri di 5 muli rimasti uccisi dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. La domus è confinante con un’altra ricca dimora, la Casa dei Pittori al Lavoro, stupendamente affrescata che al momento della drammatica eruzione era però disabitata perché in fase di restauro e all’interno, tra i reperti, sono state trovate ciotole contenenti i pigmenti della pittura utilizzata per rinnovare gli interni della domus.