Giugliano. Operaio di Striano dell’impianto di rifiuti di Giugliano, morto dopo 23 giorni di agonia: indagate 10 persone. La Procura di Napoli Nord ha aperto un’inchiesta. Avviso di garanzia ai vertici della Sapna, la società di smaltimento che utilizza l’impianto di Giugliano: Gabriele Gargano, amministratore della società , il direttore Andrea Abbate e il responsabile della sicurezza Gennaro Lubrano. Insieme ai tre anche i responsabili delle ditte private che svolgono la manutenzione nello stir e i medici che hanno avuto in cura l’operaio Luigi Soviero, 53 anni, originario di Striano. Il sostiÂtuto procuratore Simone de Roxas della Procura di Napoli Nord sta indagando a 360 gradi sulla morte dell’uomo che il 3 gennaio scorso ha avuto un incidente nell’impianto di rifiuti. Soviero è spirato il 29 gennaio scorso dopo 26 giorni di agonia in ospedale, lasciando la moglie e due figli di 23 e 18 anni. Soviero è stato ricoverato prima all’ospedale di Giugliano, poi al Cardarelli. Ieri si eÌ€ svolÂta l’autopsia, disposta alla Procura che ha dato avviso ai dieci indagati. Si indaga per omicidio colposo per cercare le responsabilità di questa morte. Il perito nominato dalla Procura dovrà stabilire se Soviero è morto per le ferite riportate nell’incidente oppure per mancanza di cure adeguate. Soviero lavorava nell’impianto di Giugliano per conto di un’azienda privata di Casalnuovo che ha in appalto i lavori di manutenzione nel sito della Sapna, la società che si occupa dello smaltimento dei rifiuti. Il 3 gennaio Soviero stava riparando una pala meccanica utilizzata per spostaÂre i rifiuti, quando il braccio del macchiÂnario si è chiuso improvvisamente e lui rimase schiacciato. Dopo un lungo ricovero nell’ospedale di Giugliano il 26 gennaio fu trasporÂtato al Cardarelli per essere sottoposto ad una terapia di “embolizzazione vascolare” poi fu dimesÂso e condotto di nuovo al nosocomio di GiugliaÂno. Dopo 3 giorni, domenica 29 gennaio, l’operaio è morto.