La nipote del boss tentò di far uccidere l’ex marito dai suoi cugini per la casa di famiglia: processo da rifare

Boscoreale, divisa dall’ex marito la nipote del boss voleva indietro la casa nella quale avevano abitato insieme.Ma dietro le risposte negative dell’uomo prima fa compiere un raid incendiario per costringere a lasciare l’abitazione e poi addirittura da mandato ai suoi cugini di ucciderlo. Ma il tentativo fallisce. Protagnonisti di questa incredibile vicenda sono Pasqua Teodosio (all’epoca dei fatti 29enne), nipote del boss degli Aquino Annunziata, Alfonso Annunziata ‘a Calabrese, e un operatore ecologico della Ambiente Reale, la società che si occupa della raccolta rifiuti a Boscoreale, autista dei camion della nettezza urbana. Ma quando si arriva alla divisione del patrimonio immobiliare comincia la “guerra”. L’uomo si prende prima i figli poi rifiuta di cedere il 50% del patrimonio immobiliare realizzato quando la coppia viveva insieme. La donna che non accetta tale situazione attua una strategia.
Al marito bisogna far capire che è meglio cedere, da qui l’idea di minacce e intimidazioni. Compito affidato ai suoi ci- gini Aniello Gallo, Vincenzo Lettieri e Giuseppe Aquino. L’uomo non si “piega”. Nessuna trattativa, manda a dire, anche perché non c’è necessità dal momento punta ad ottenere il massimo con la separazione. Pasqua prende tempo ma col passare delle settimane il rancore diventa sempre più grande fino ad arrivare al raid vendicativo e a ordinare la “spedizione di sangue” ai cugini che già avevano minacciato l’uomo.
Si arriva al 13 giugno del 2012. Dalle parole intimidatorie si passa all’azione con le armi. Aniello Gallo e Vincenzo Lettieri inseguono e bloccano l’ex marito della donna alla guida del camion di servizio. Lettieri impugna l’arma e spara il colpo che attraversa la lamiera e sfiora la vittima. Per i Pm della Procura oplontina una chiara volontà di uccidere. A fermare il piano omicida dei due sicari è una pattuglia della Finanza impegnata in un servizio a via Settetermini, tra Torre Annunziata e Bosocoreale. È la salvezza. Aniello Gallo dà l’allarme e i killer fuggono verso Boscoreale lasciando sul posto la vittima in preda allo choc.
Dopo circa un mese, la verità, gli arresti e la spiegazione del raid: punizione per una matrimonio e una separazione fini- ti male. I quattro vennero arrestati con l’accusa di estorsione e tentato omicidio. Nell’ordinanza finì anche un altro cugi- no, Giuseppe Aquino, calciatore boschese accusato di aver preso parte alla strategia delle minacce ai danni dell’ex marito della donna.
Ieri però c’è stato il colpo di scena in Tribuanle a Torre Annunziata: per omessa notifica il gip ha annullato la richiesta di rinvio a giudizio rinviando il fascicolo nuovamente al pm. Toccherà ora al nuovo pm (quello che firmò la richiesta di rinvio a giudizio è stato nel frattempo trasferito) riformulare la richiesta di rinvio a giudizio mentre i quattro accusati di tentato omicidio ed estorsione, grazie ad errori


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