Listopoli a Napoli: domani tocca a Mola, chiamati in Procura anche Casillo, Di Lello e Impegno

Domani Gennaro Mola, compagno di Valeria Valente sarà interrogati dal pm Stefania Buda nell’ambito dell’inchiesta “Listopoli” a Napoli. E dopo di lui toccherrà ai big del partito Mario Casillo (capogruppo Pd in Regione), ma anche i due parlamentari Marco Di Lello(componente della commissione parlamentare antimafia) e Leonardo Impegno chiamati come persone informate dei fatti. gennaro Mola invece è iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di brogli elettorali. L’altro giorno la Guardia di Finanza ha compiuto un blitzmirato nel suo studio di via Toledo alla rircera di documenti utili all’indagini. Gli investigatori vogliono sapere chi ha compilato a mano i modelli di accettazione alla candidatura risultati completamente fasulli. Mola è stato accusato dal consigliere comunale Pd Salvatore Madonna (il primo ad essere stato iscritto nel fascicolo), che lo aveva indicato come il responsabile della compilazione dei candidati.  Ma Mola attraverso un comunicato stampa ha negato questa circostanza. I magistrati vogliono capire chi ha rubato le identità delle persone, falsificando le firme, inserendo nella lista Napoli-Vale persone ignare di essere state candidate. In questi giorni sono stati ascoltati oltre quaranta testimoni, quasi tutti i rappresentanti della Lista Napoli Vale, che hanno raccontato – dal loro punto di vista – quelle ore in piazza Bovio per vedersi autenticare la propria discesa in campo: una lista che sarebbe stata incompleta senza quei nove candidati fantasma. Sempre nella veste di testimoni, saranno ascoltati i componenti della commissione prefettizia che aveva il compito di verificare il lavoro dei vari organismi di partito, che non avrebbero notato le anomalie emerse nel corso dello screening della Procura sulla lista Napoli Vale.

 

(nella foto da sinistra Gennaro Mola, Mario Casillo, Marco Di Lello e Leonardo Impegno)

 

 


Articolo precedenteCastellammare: arrestato per spaccio l’ex killer della faida dei “falsi pentiti”
Articolo successivoCamorra, gli scissionisti del gruppo Romano erano pronti alla guerra a Pianura