C’erano macchie di sangue nella Fiat Idea dentro la quale sono stati visti per l’ultima volta il 31 gennaio scorso i due ras del contrabbando Luigi Ferrara, 43 anni, di Casoria e Luigi Rosciano, 53 anni, di Mugnano. Non solo: gli agenti del commissariato di Afragola, diretto dal vice questore Alfredo Carosella, hanno rivenuto nell’abitacolo anche le carte di identità dei due scomparsi e i loro telefoni cellulari. A questo appare sempre più evidente che ai due sia accaduto qualcosa e che quindi si può dire che siano vittime della lupara bianca. Non si tratta quindi di una “scomparsa volontaria”. A meno che non si tratti di una teatrale messa in scena. La vettura era stata notata dal titolare di un parcheggio a pagamento, senza scontrino, e con delle evidenti macchie di sangue nell’abitacolo. L’uomo ha immediatamente avvertito gli agenti del locale commissariato che sono intervenuti con i colleghi della sezione scientifica. Sono stati effettuati i rilievi, prelevando campioni di sangue, e passato al setaccio l’auto alla ricerca di materiale biologico e impronte digitali. L’inchiesta, condotta nelle prime battute dal pm Giovanni Corona della procura di Napoli Nord, diretta dal procuratore capo Francesco Greco, è stata poi affidata alla Dda di Napoli. I poliziotti hanno anche acquisito alcuni filmati di telecamere di sorveglianza della zona del parcheggio.