Il gip Pietro Carola, firmatario della misura cautelare a carico di 55 dei 94 indagati per assenteismo nell’ospedale Loreto Mare, il problema lo ha chiaro. Togliere decine di unita’ di personale operativo a un nosocomio fondamentale per il territorio accrescera’ il “disastro sociale” in cui versa la Sanita’ campana, con “una situazione gravissima” di disagi “per la persistenza di carenze di fondi, di personale e di mezzi”. Ma scrive, nelle 238 pagine dell’ordinanza, che quei dipendenti infedeli vanno arrestati perche’ hanno “una personalita’ incline a trasgredire i piu’ elementari doveri di correttezza e legalita'”, e l’arresto e’ “una misura idonea a evitare il rischio di reiterazione del reato”
Tra gli arrestati vi sono alcuni sindacalisti di Cgil, Cisl. Uil, che – secondo fonti interne dell’ospedale – sarebbero stati coinvolti nella gestione dei badge marcati abusivamente. ”Tira una bruttissima aria – dice all’Ansa un anziano infermiere – oggi nei reparti ci sono dei vuoti”. Ma si sapeva dell’assenteismo massiccio tra di voi? “Certo che si sapeva” risponde. Chi si assentava soprattutto? “Medici, infermieri, amministrativi, tutti”. Per l’ intera giornata? ”No. Per qualche ora” Nonostante il divieto di parlare, imposto dalla direzione sanitaria, qualche lavoratore si lascia sfuggire un commento. “Questo ospedale sta morendo – dice un infermiere – e da quando ha aperto il nuovo ospedale del Mare, è smobilitazione”.
Avevano un contratto di ‘rapporto di esclusivita” con l’Asl Napoli 1 centro, ma svolgevano anche attivita’ in strutture private illegalmente. C’e’ anche questo nelle pieghe dell’inchiesta dei carabinieri sull’assenteismo tra il personale dell’ospedale Loreto Mare a Napoli. Tre i casi di medici che prestano la loro opera anche in due centri privati o per clienti privati. In due casi, almeno secondo quanto accertato dai militari dell’Arma, dal 2009 e per tutto il 2015, percependo oltre 125mila euro il primo e oltre 126mila euro il secondo. Nel terzo caso, mettendosi in tasca oltre 33mila euro, ma l’arco temporale e’ relativo solo al 2015. Il gip Pietro Carola ha disposto un sequestro per equivalente delle somme.
Quella che continuava a funzionare era la prima linea del Loreto Mare, il pronto soccorso. Lo confermano due operatori del 118. “Problemi? No, solo mancanza di barelle, ma questo succede in tutti gli ospedali, salvo il Cardarelli. Quando veniamo a portare un malato medici e infermieri li abbiamo sempre trovati”.