Orrore al cimitero di Poggioreale, stangata-bis per l’assassino di Gennaro Finizio, l’imprenditore vomerese ammazzato a bastonate il 6 marzo 2014 per aver preteso la costruzione di un loculo che aveva già pagato 16mila euro. Ciro Attanasio, unico imputato per quella morte orrenda, ha incassato trent’anni di reclusione in secondo grado.
La Terza sezione della Corte d’assise d’appello presieduta da Vincenzo Mastursi ha accolto le richieste del procuratore generale Gerardo Arcese, disponendo, di fatto, il massimo della pena prevista dalla legge. Anche se il collegio giudicante ha escluso ben tre delle quattro aggravanti richieste dal pg: la premeditazione, la crudeltà e la minorata difesa. Il penalista Sergio Cola, che assiste il costruttore Attanasio ha già annunciato ricorso in Cassazione. Quello di Gennaro Finizio fu un omicidio che sconvolse l’opinione pubblica., come ricorda Il Roma, sia per le modalità di esecuzione, sia per gli elementi emotivi in cui il delitto è maturato. Il 71enne imprenditore vomerese, padre di una ragazza morta prematuramente per un male incurabile, aveva all’epoca deciso di farsi edificare un un loculo a Poggioreale per poter stare un giorno accanto alla propria “bambina”. Si affidò dunque ad Attanasio, professionista di comprovata esperienza nel settore, consegnandogli 16mila euro. I lavori però non partirono mai. Attanasio, stritolato dai debiti di gioco, aveva probabilmente impiegato in altro modo quel denaro. Il 6 marzo 2014 Attanasio e Finizio si diederono appuntamento al camposanto di Poggioreale. Ne venne fuori un violento alterco. Dalle parole ai fatti il passo fu breve. Il 52enne, in preda a un rap- tus, impugnò un bastone e massa- crò l’anziano imprenditore. Dopo una fuga durata alcune ore, si costituì e confessò tutto.
(nella foto il posto del cimitero di Poggioreale dove avvenne l’omicidio e nel riquadro Ciro Attanasio)