“Il tribunale di Napoli, sezione Lavoro, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti della Clinica Mediterranea per comportamento antisindacale a seguito di ricorso promosso dalla FP CGIL di Napoli assistita dall’avvocato Carlo Eresiarco. Diversi gli episodi nel corso degli ultimi mesi durante i quali gravi sono state le violazioni dei diritti dei lavoratori e le ‘ritorsioni’ nei confronti di delegati ed iscritti alla CGIL”. E’ quanto afferma Ileana Remini, segretario della Fp Cgil Napoli e Campania. “Una sentenza importantissima in termini di diritto – precisa Remini – e’ stato riconosciuto l’obbligo da parte della azienda sanitaria di comunicare gli spostamenti di turno, piano e reparto per iscritto cosi’ come definito in precedenti accordi aziendali; la sentenza ha inoltre valenza sulle sanzioni disciplinari emesse dall’azienda nei confronti dei lavoratori che avevano rifiutato di effettuare spostamenti improvvisi. L’ennesima dimostrazione che il binomio efficienza-arretramento dei diritti non funziona e non puo’ funzionare”. “Si tratta – commenta il commissario della Cgil Campania, Giuseppe Spadaro – di una sentenza che rilancia in maniera forte la nostra iniziativa sul fronte dei diritti negati dei lavoratori. Troppe volte assistiamo ad atteggiamenti intollerabili contro chi tutti i giorni svolge le sue mansioni con serieta’ e impegno”. “Noi non ci rassegniamo all’idea che la modernita’ equivalga all’impoverimento dei diritti dei lavoratori – aggiunge Remini – anche per questo siamo in prima linea nel promuovere i referendum della CGIL su voucher e appalti ma anche nel rivendicare con forza nei confronti della Regione Campania e del presidente De Luca la necessita’ di un confronto di merito ed urgente su tutti i temi relativi al funzionamento del servizio sanitario regionale, soprattutto in relazione ai diritti dei lavoratori del settore sanitario accreditato, da troppi anni sacrificati sull’altare delle compatibilita’ finanziarie”. “Questo primo passo – conclude la Cgil – deve portarci ad ottenere in tempi rapidi risposte sostanziali anche da parte delle istituzioni competenti: per noi l’obiettivo resta: stesso lavoro, stesso salario, stessi diritti per chi lavora nel pubblico e per chi lavora in convenzione con il pubblico”.
