Napoli, lunedi esposti a Capodimonte i Van Gogh rubati dal supernarcos stabiese del cartello degli Scissionisti

Lunedì prossimo, 6 febbraio alle ore 12, presso il Salone da Ballo del Museo di Capodimonte (via Miano,2 Napoli) Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il Direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte, Sylvain Bellenger e il Direttore del Museo Van Gogh di Amsterdam, Axel Ruger, presenteranno alla stampa la mostra “Van Gogh. I capolavori ritrovati”, in occasione della cerimonia di riconsegna dei dipinti al Museo Olandese. Interverranno: Antimo Cesaro Sottosegretario di Stato ai Beni e alle attività culturali e al turismo, Joep Wijnands Ambasciatore del Regno dei Paesi Bassi a Roma, Sander Bersee Direttore generale del Ministero della Cultura olandese, Luigi Riello Procuratore Generale di Napoli, Giovanni Colangelo Procuratore Capo di Napoli, Gen. C.A. Giorgio Toschi Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. B. Gianluigi D’Alfonso Comandante Provinciale della Guardia di Finanza e Herman Bolharr Capo della Procura olandese. Lettura della scrittrice Ester Viola.La mostra “Van Gogh. I capolavori ritrovati” è realizzata nell’ambito del progetto ‘Itinerari culturali e religiosi’ programmato e finanziato dalla Regione Campania con fondi POC, attuato dalla Scabec.

I due quadri rubati dal museo di Amsterdam nel 2002 sono stati ritrovati nei mesi scorsi a Castellammare di Stabia in casa dei genitori di Raffaele Imperiale detto Lelluccio o parente il super narcos legato agli Sscissionisti del clan Amato-Pagano  che vive la sua latitanza dorata a Dubai. Le due opere furono ritrovate grazie alla collaborazione di Mario Cerrone il broker della droga di Fuorigrotta socio in affari sia di Imperiale sia degli Amato-Pagano che ha collaborato facendo ritrovare anche parte di un tesoro pari a 20 milioni di euro appartenenti al clan. Le due opere sono “La spiaggia di Scheveningen durante un temporale” dell’agosto 1882 e “Lasciando la congregazione della chiesa riformata di Nuenen” che risale invece al 1884. Il secondo dipinto è particolarmente prezioso perché non esistono né schizzi né bozzetti.

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