Napoli, pusher incallito fermato a Forcella per la seconda volta in quattro giorni

Pusher incallito legato al clan Sibillo fermato per la seconda volta in quattro giorni. Ma questa volta finisce in carcere. Gli agenti del Commissariato di Polizia Decumani hanno arrestato per la seconda volta in quattro giorni Jean Baptiste Volpe Nasti, di 28 anni, responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.Ieri sera gli agenti hanno raggiunto uno stabile di vico Cinquesanti per procedere al controllo del 28enne attualmente sottoposto ad un obbligo di dimora nel Comune di Napoli con divieto di uscire di casa in alcune fasce orarie. La misura cautelare dell’Autorità Giudiziaria era stata emessa dopo l’arresto dell’uomo per lo stesso reato avvenuto il 9 febbraio.
Tuttavia i poliziotti, nel salire le scale per raggiungere l’appartamento, hanno invece notato il giovane prima nascondere un sacchetto di plastica in un vano antincendio e poi tentare di raggiungere casa. Ma gli agenti hanno sia raggiunto il 28enne, indosso al quale sono state rinvenute sette bustine di marijuana, che recuperato il sacchetto all’interno del quale vi erano numerose bustine della stessa droga. Quindi è stato controllato l’appartamento dove è stata rinvenuta un’altra bustina di droga e diverso materiale per il confezionamento. Volpe Nasti, con diversi precedenti di polizia, è stato arrestato e condotto presso la casa circondariale di Poggioreale. La droga, in totale 55 grammi di marijuana, è stata sequestrata. Nasti consiedrato continguo al clan Sibillo era stato fermato la sera del 9 febbraio scorso sempre dalla polizia mentre spacciava in piazza Bellini. Era in compagnia di Ivan Corallo, fratello del baby boss Francesco Pio che si era eretto nei mesi scorsi a nuovo capo della “paranza dei Bimbi” e arrestato mnetre chiedeva il pizzo insieme con due complici ai commercianti del mercato della Maddalena, prima della sparatoria del mese scorso. Nasti e Corallo avevano circa 600 euro in contanti e e altre 97 dosi di marijuana e oltre 20 grammi di hascisc: ma dopo il fermo per lui era scattato l’obbligo di dimora e il divieto ad uscire di casa in alcune fasce orarie. Ma la misura non era bastata a farlo desistere dal suo “lavoro” di pusher e questa volta per lui si sono aperte le porte del carcere di Poggioreale


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