Si è costituito ieri pomeriggio intorno alle 16 presso il carcere di Secondigliano accompagnato dal legale di fiducia Leopoldo Perone, Salvatore Petrone, 23enne, figlio di Francesco Petrone detto “‘o nano”. Il ragazzo era sfuggito al blitz in cui finirono in manette circa 80 tra boss, ras, pusher e vedette del rione Traiano. Il giovane Petrone, ha deciso così, nelle scorse ore, di consegnarsi alla giustizia. Secono le accuse il giovane, elemento estramamente pericoloso e avvezzo all’uso delle armi, era il gestore di una delle piazze di spaccio al rione Traiano insieme con Raffaele Tranchese, detto ‘ nipot do ciuculill, Daniele Nocera e tale “zio raf”. Il pentito del clan, Emilio Quindici, ha detto di lui:
“Gestisce una piazza di cocaina in via Tertulliano. Ha due soci: uno è il nipote di o’ ciculill e l ‘altro e’ detto zio Raf Hanno dei ragazzi che lavorano per loro. Petrone Salvatore ha una milraglietta con la quale spara spesso in via Tertulliano. Spara per far vedere che è qualcuno e per intimorire…la vendita avviene in uno scantinato dove abitava il suo socio il nipote di o’ ciculill…Lo scantinato in si trova in un palazzo. Entrai all’interno si scendono 5-6- scalini e si incontra un cancello di ferro. Oltre il cancello di fronte c ‘è l’abitazione dove vendono la cocaina. A destra abita il nipote di o ‘ciculill. A sinistra abita una famiglia che non c ‘entra niente e che ha subito anche varie perquisizioni pur essendo del tutto estranei. Ci sono telecamere che inquadrano la piazza di spaccio…Una telecamera si trova sull’attico del palazzo dove c’è la piazza, un ‘altra telecamera si trova sull ‘attico del palazzo di fronte, la terza telecamera si trova sull ‘attico di un altro palazzo sempre di fronte. Questa piazza si trova all’ingresso di via Tertulliano. E’ la prima piazza che si incontra…”