Processo al clan Contini: chiesti oltre due secoli di carcere. TUTTE LE RICHIESTE

Clan Contini chiesti oltre due secoli di carcere per i 31 imputati della cosca di Eduardo ‘o romando fondatore dell’Alleanza di Secongliano e boss indiscusso dei rione Vasto e Arenaccia ma soprattutto capace di riciclaggio in ristoranti e  bar a Napoli e Roma ma anche all’estero. Ieri, al termine della requisitoria, il procuratore generale Alessandro Iazzetti ha dunque elencato le sue richieste di condanna innanzi ai giudici della Quinta sezione della Corte d’appello di Napoli (presidente De Stefano). Gli imputati rispondono a vario titolo dei reati di associazione di stampo mafioso ed estorsioni aggravate dall’articolo 7 della legge Falcone. Tutti i fatti contestati risalgono al periodo antecedente al 2010.

Per il boss Edoardo “’o romano” sono stati infatti chiesti 12 anni di carcere, tanti quanti per il cognato Patrizio Bosti, ex reggente dell’organizzazione dopo il suo arresto. Ancora peggio è andata al ras dell’ala “mazzarelliana” Salvatore Zazo: per lui la pubblica accusa, come riporta Il Roma, ha infatti chiesto 19 anni e due mesi di reclusione.
Queste tutte le richieste di condanna: 12 anni di reclusione, in luogo dei 14 incassati nel giudizio abbreviato, per Edoardo Contini e Patrizio Bosti; 19 anni e due mesi per Salvatore Zazo; Oreste Fido, 10 anni di reclusione; Paolo Ottaviano, 5 anni e 3 mesi; Anna Della Porta, 6 anni e 3 mesi; Giuseppe De Rosa, 3 anni e 4 mesi; Roberto Murano, 4 anni; Roberto Moccardi, 4 anni; Giovanni Santangelo, 4 anni; Ettore Esposito, 11 anni; Antonio Cappella, 6 anni; Raffaele Guerriero, 10 anni; Giuseppe Ammendola, 14 anni. Sostanzialmente confermate rispetto al precedente grado di giudizio anche le condanne a carico degli altri 16 imputati che avevano scelto di essere processati passando per l’abbreviato. All’epoca furono novanta le persone indagate per reati che oscillavano dall’associazione camorristica, all’estorsione, fino all’usura e al reimpiego di capitali. In 33 avevano scel-o di essere giudicati secondo il rito ordinario. Al termine del giudizio abbreviato,furono comunque assolte 36 persone.

 

(nella foto da sinistra Eduardo Contini, Patrizio Bosti, Salvatore Zazo e Giuseppe Ammendola)


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