Rione Traiano, il boss pentito Ferraiuolo: “I Puccinelli volevano uccidere Salvatore Cutolo, lo salvai io”

La guerra di camorra al rione Traiano tra i clan Cutolo e Puccinelli viaggia strisciante da anni. le due potenti cosche si sono divise le piazze di spaccio e oggi grazie alla mediazione dei fratelli Ciro e Giuseppe Bernardo l’ascia di guerra resta sotterrata. Gli adepti di Salvatore “Straccietta” lo scorso anno si sono dovuti difendere dagli scissionisti di Gennaro Cozzolino, Baselice e Lazzaro ma con i Cutolo c’è sempre stato astio. Anzi il boss Salvatore detto “Borotalco” deve la sua vita grazie alla mediazione del boss di Forcella, Maurizio Ferraiuolo, oggi pentito, che aveva interessi sul rione Traiano in quanto parente degli Ivone. E’ lo stesso Ferraiuolo che ha raccontato agli investigatori la storia del mancato omicidio del boss Salvatore Cutolo. Lo ha fatto in un verbale datato 9 maggio 2013 e agli atti dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Egle Pilla.

“…ho dato un contributo decisivo alla formazione del gruppo dei Puccinelli, nel senso che verso la fìne del dicembre 1998 e gli inizi del gennaio 1999 Salvatore Cutolo doveva
morire, come il cognato Pezzeriniello che era stato ucciso … (omissis) …. Ho litigato con Puccinelli, Ciro e Giuseppe Bernardo e Amedeo Rey perché Salvatore Cutolo si rivolse a me per non
morire. Venne armato da me pochi giorni dopo la morte del cognato. Lo incontrai sotto casa dei miei zii Ivone in quanto mi cercava da tutti i miei parenti. Alla mia vista posò le armi perché anche io ero armato e mi spiegò la situazione. Venne da me perché suo nipote Aniello Cutolo era un appartenente al mio gruppo di fuoco. Sparava e viveva con me … (omissis)… Il gruppo Cutolo opera nella cossiddetta zona della 44, che si trova all’entrata della Tangenziale sulla destra, nel Rione l’raiano …(omissis) …Trafficano in droga e spacciano direttamente in quanto gestiscono direttamente  piazze di spaccio (erba, hashish e cocaina) di fronte al portone dove abita il capostipite Salvatore (di fronte abita Leone Davide). Altra piazza di spaccio si trova
alle spalle del palazzo di Salvatore Cutolo che si chiama “”dietro la Vallata” … (omissis)… Il gruppo dei Cutolo commette anche estorsioni ai danni dei gestori delle piazze di spaccio del Rione Traiano zona Loggetta insieme ai Bernardo Giuseppe e Ciro, ai Puccinelli ed a Scognamiglio Antonio ai quali sono alleati … (omissis) … I Cutolo alleati ai Bernardo Giuseppe e Ciro, ai Puccindli ed a Scognamiglio Antonio, si sono suddivisi le piazze di spaccio del Rione Traiano e della Loggetta nel senso che pretendono la somma fissa di 12.000 euro al mese da ogni piazza di spaccio
a titolo di estorsione per concedere ai gestori di vendere la droga nella zona di loro controllo, consentendogli di rifornirsi dove ritengono. Inoltre impongono 4 o 5 volte al mese ai gestori di dette piazze di spaccio di acquistare da loro quantitativi di cocaina pari a 200 grammi per volta ed erba, che in certi casi sono partite tagliate male in altri casi addirittura malissimo. Il traffico di droga nel Rione Traiano ammonta a minimo 50 chili a mese, come ho appreso nel corso di una riunione tra me, Sorianiello Alfredoe Scognamiglio Antonio a casa di quest’ultimo. tra le piazze soggette a queste imposizioni ci sono quelle dei miei cugini Ivone Gaetano, Gustavo e Raffaele, tre fratelli, nonchè di mio zio Ivone Giuseppe e della moglie e di sua moglie,
e di lvone Luciano e del figlio. Si tratta di piazze di spaccio che lavorano moltissimo ventiquattr’ore al giorno. Ci sono state in proposito discussioni tra me ed i Cutolo proprio perché i predetti Ivone sono miei parenti e non tolleravano i loro abusi. I Cutolo sono molto pericolosi. I Cutolo non sentivano ragioni ed erano soliti sparare contro i palazzi. Ricordo l ‘ultima sparatoria del marzo-aprile 2012 contro la palazzina dove i miei cugini Ivone Gaetano, Gustavo e Raffaele spacciano. Spararono all’indirizzo della casa dove abita la figlia di Cocozza Francesco, quest’ultimo sodale di lvone Gaetano (anche proprietario di casa). Anzi preciso che questa casa solo apparentemente è un casa di abitazione, ma è una piazza di spaccio”.


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