Quello che succedeva nelle piazze di spaccio del rione Traiano rientra anche in quelle che sono le dinamiche familiari. Le normali ein questo caso violenti liti tra marito e moglie separati ed entrambi spacciatori e gestori di piazze, in particolare quello della donna in via Romolo e Remo numero 205. Siamo nel contesto del gruppo che fa capo alla famiglia Equabile e i protagonisti sono Immacolata Mentone e il marito Cosimo Avolio. L’intercettazione telefonica del 19 febbraio 2015, contenuta agli atti dell’inchiesta contro il clan Puccinelli è emblematica
IMMACOLATA: “allora venerdì sabato e domenica il bambino sta con te …e mettimi la settimana in mano perché la piazza non la tengo più! La piazza! … e i figli tuoi devono mangiare! Mettici la settimana … mettici la 100 euro a settimana ai figli tuoi perché sul lutto della zia Titina se tu non ci passi la settimana ai fìgli tuoi tu i figli tuoi non li vedi più! … io la piazza non la tengo più sono arrivata a quello che volevi tu! Lo scantinato a fianco me lo sono venduto, non voglio sapere niente più! Perciò se vuoi stare tranquillo dammi la settimana tanto tu o mestiere che facevi qua lo fai stesso tu!”
COSIMO: “e non ti sbattere!”
IMMACOLATA: “( … inc … ) perchè io ti sparo direttamente!
COSIMO: “e fai bene”
IMMACOLATA: “tu vuoi vedere distrutta a me! te lo metterei nel (ndr.impreca)! Tu vendi la droga, vendi la droga e mi devi mantenere, vendi la droga e mi devi mantenere forse tu forse non hai capito!”.
La lite per il momento è finita perchè nel blitz dell’altro giorno sono entrambi finiti in carcere