Spaccio di droga e bombe: nessun parli. I componenti della gang di Gaetano Maresca ‘o saccaro non rispondono alle domande del Gip. Tutti avvalsi della facoltà di non rispondere, a partire proprio dall’uomo che dovrebbe essere tra i capi del terzo sistema, quello che è ritenuto il gestore della piazza di spaccio e l’autore della strategia stragista insieme a Salvatore Esposito. Maresca e Esposito – difesi dagli avvocati Ciro Ottobre, Maria Formisano, Roberto Cuomo e Salvatore Irlando – hanno scelto la strada del silenzio, così come le compagne nella vita e negli affari, come Lucia Ammendola, per la quale è stata chiesta la scarcerazione o quanto meno il beneficio degli arresti domiciliari, per motivi familiari essendo madre di un minore.
Non rispondono alle domande del Gip neppure Gennaro Troncato e Carmine Troiano, Guido Saurro, Raffaella Carotenuto, mentre saranno ascoltati lunedì, per rogatoria gli angresi coinvolti nella vicenda e finiti in carcere, Vincenzo Selvino e la compagna Teresa Abagnale; e quelli finiti ai domiciliari o con divieto di dimora Matteo Desiderio, Teresa Guida, Luciano Polito ed Ernesto Anastasio. La gang è accusata di aver organizzato uno spaccio di sostanze stupefacenti tra Torre Annunziata, Castellammare di Stabia, Angri e Lanciano. Un’indagine lampo, partita sul giro di spaccio e nel corso della quale fu rinvenuto un ordigno esplosivo con telecomando a distanza che conteneva un chilo di polvere pirica e pronto ad esplodere nascosto in una palestra in disuso adiacente all’Istituto Vesevus. Quella era una della basi logistiche del gruppo criminale. In quella circostanza, furono trovati e sequestrati anche 31 chili di hashish e 2 moto rubate.