Spari a Poppella nel rione Sanità, De Magistris: “Intervenga lo Stato, l’esercito non basta”

Napoli. “Grave e inaudito l’episodio degli spari nel Rione Sanità, intervenga lo Stato”: il sindaco di Napoli Luigi De Magistris commenta così l’episodio accaduto stamane, alle 7,30, ai danni della Pasticceria Poppella. Il raid è stato compiuto mentre i bambini si recavano a scuola. Gli spari erano diretti contro la vetrina di ‘Poppella’, notissima pasticceria napoletana. I vetri sono andati in frantumi. I colpi esplosi sono quattro o cinque. Un episodio sconvolgente e Ciro Poppella, titolare dell’omonima pasticceria presa di mira, stamattina, non ha voluto commentare l’accaduto. Ma si legge chiaramente, sul suo volto, lo sconforto per l’attentato subìto. “Non me lo dovevano fare, sto male”, ha detto con gli occhi gonfi di lacrime ad alcuni clienti e al presidente della Municipalità, Ivo Poggiani, anche lui scosso per l’accaduto. Parole pronunciate senza fare riferimento diretto all’episodio ma unicamente dettate dal dolore provocato dal sentirsi preso di mira, lui che è figlio di quel rione. Ciro Poppella, infatti, appartiene ad una famiglia di pasticcieri che ha iniziato a produrre dolci alla Sanità, nel 1920. Sono in molti a ritenere che chi ha sparato voleva colpire un simbolo del Rione. Ciro è un pasticciere “di terza generazione”: nel corso degli ultimi anni, partendo dalla Sanità, ha aperto punti vendita in diverse località di Napoli, espandendo la sua attività e, soprattutto, creando posti di lavoro. Non ha mai voltato le spalle alle sue origini: nel Rione Sanità ancora vive e lavora, con la sua famiglia.
“Quanto accaduto è inaccettabile, grave e inaudito. Lo Stato deve intervenire e le forze dell’ordine devono essere rafforzate”. Così il sindaco di NAPOLI, Luigi de Magistris, in relazione agli spari di stamattina al rione Sanità contro la vetrina della nota pasticceria ‘Poppella’. De Magistris, riferendo di aver sentito nei giorni scorsi il nuovo questore di NAPOLI De Jesu che si insediera’ nelle prossime settimane, ha ribadito che “il controllo del territorio compete allo Stato. Trovo inaccettabile che si possa sparare indisturbatamente nella nostra città”. Il sindaco ha ricordato che un anno fa, in occasione di un Comitato per l’Ordine e la sicurezza con l’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano, “mi permisi di sollevare delle perplessità rispetto all’impiego dell’esercito che, ripeto, in questi casi deve chiamare il 112 o il 113 che se non hanno organici adeguati non possono intervenire. Sarebbe stato più utile e meno gravoso mandare qualche pattuglia in più. Da sindaco mi auguro che lo Stato investa in maniera adeguata”.

“Quando si spara deve intervenire lo Stato. E’ un fatto grave, inaccettabile e inaudito”: ha detto Luigi de Magistris commentando l’intimidazione. “Adesso sta per arrivare anche il nuovo questore – aggiunge – forze dell’ordine e magistratura, che a Napoli fanno un lavoro encomiabile, devono essere ulteriormente rafforzate. Il controllo compete allo Stato e trovo inaccettabile che si possa sparare indisturbatamente nella nostra città. Se comincia ad accadere troppo spesso, c’è un problema di risorse numeriche delle forze dell’ordine”. Il sindaco ricorda quanto avvenuto un anno fa, quando l’allora ministro dell’Interno Angelino Alfano in visita a Napoli “venne a dirci che la catena degli spari sarebbe stata interrotta con l’esercito. Io mi permisi di sollevare delle perplessità – conclude – sarebbe stato più utile e meno gravoso mandare qualche pattuglia in più”.

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