Spari da Poppella alla Sanità, il film della “stesa” ripreso da una telecamera

La risposta dello Stato al rione Sanita’ non si è fatta attendere. Nella giornata di ieri i carabinieri hanno effettuato perquisizioni a tappeto. Operazioni che servono anche a raccogliere informazioni da cittadini che hanno paura di denunciare le illegalità di cui sono a conoscenza. E durante le perquisizioni in due circoli privati in via Santa Maria Antesaecula, nei bagni i militari hanno trovato e sequestrato piccole quantita’ di hashish e marjiuana.  I controlli dei militari sono serviti anche per acquisire informazioni utili alle indagini sugli spari nella vetrina della pasticceria Poppella. Ciro Scognamillo, il titolare, in questi giorni ha continuato a dire agli investigatori di non aver mai ricevuto minacce. Gli credono e allora le indagini si sono concentrate alla classica intimidazione camorristica: prima si mostrano i muscoli e poi si va a trattare da una posizione di forza. Per identificare i malviventi servirà tempo perché purtroppo non aiutano le immagini di una telecamera privata: sono sfocate e non si riescono a vedere neppure il tipo di motocicletta e la targa per non parlare dei due in sella, con il volto coperto dai cappelli di lana e irriconoscibili.
Il film della “stesa” è simile a tanti altri, ma in questo caso quantomeno si conoscono il percorso e le modalità utilizzati dai pistoleri. Sono arrivati contromano davanti alla pasticceria “Poppella” e quello seduto dietro ha estratto una “9×21” esplodendo quattro proiettili. Tre hanno centrato la vetrina esterna,che funge da esposizione e per servire i clienti che preferiscono non entrare nel locale a causa di una particolare fretta. Uno invece è andato a vuoto. Attraverso le immagini della telecamera e qualche testimonianza, vaga e frammentaria, gli investigatori sono arrivati alla conclusione che i malviventi siano sbucati in  via Arena per allontanarsi dal rione. Gli investigatori ritengono che quella sia la zona sotto l’influenza camorristica del clan Vastarella impegnato negli ultimi mesi a contrastare l’ascesa di “quelli dei Vergini” ovvero i Sequino-Savarese. La cosca dell’anziano boss Patrizio Vastarella sembra in difficoltà in questo periodo e avrebbe la necessità di fondi per pagare “le mesate” e tranquillizzare gli affiliati vista l’avanzare dei Sequino-Savarese. La minaccia a Poppella si legge in questa ottica.

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