Il Prefetto di Napoli ha notificato al presidente del consiglio comunale di Terzigno la sospensione dalla carica di consigliere per Giovanni Tomassi, impuato nel processo cosiddetto “ombre cinesi” per le fals eresidenze ai citatdini asiatici in cambio di mazzette e favori. Il consigliere comunale è destinatario di un divieto di dimora in Campania e pertanto si trova nell’impossibilità di svolgere la sua carica. Il Prefetto ha quindi disposto che venga sospeso e sostituito, fino a quando la misura cautelare nei suoi confronti persisterà . Nel provvedimento viene indicata anche la data entro la quale deve avvenire la surroga: il 13 febbraio. Resta un interrogativo sul consigliere che subentrerà al suo posto: dovrebbe essere Rosalba Boccia che, però, è attualmente assessore, se deciderà di mantenere il posto in giunta, entrerà in assemblea Tonia Langella. Di certo la maggioranza recupera un esponente a proprio favore: Tomassi, infatti, dopo la vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto, aveva ritirato il suo sostegno all’amministrazione comunale guidata da Francesco Ranieri, passando all’opposizione.
Ieri intanto presso il Tribunale di Nola è iniziato il processo con la costituzione di parte civile da parte del Comune di Terzigno. Sono una dozzina gli imputati oltre a Tomassi, anche Anna D’Ambrosio e Francesco Del Giudice, rispettivamente ufficiale dell’anagrafe del Comune e vigile urbano, entrambi accusati di aver fatto parte del gruppo che agevolava i cinesi nell’ottenimento delle residenze. Per loro due, dopo un periodo ai domiciliari, è scattata l’interdizione dai pubblici uffici, che tuttora persiste.
(nella foto il consigliere Giovanni Tomassi)