Torre del Greco: minacce al ‘traditore’, quattro anni per Giuseppe Terrone del clan Di Gioia

Torre del Greco. Minacce di morte e una pistola condannato Giuseppe Terrone, 25 anni affiliato al clan Di Gioia: quattro anni di reclusione per il baby boss e due anni con pena sospesa per Anna Ientile Colantuono e Nicola Terrone. Si è concluso il processo nel quale decisiva è stata a testimonianza di Leonardo Mazza, 31 anni, arrestato nel maggio del 2012 dai carabinieri del Nucleo investigativo di Torre Annunziata perchè trovato in possesso di una pistola semiautomatica calibro 7,65. Mazza raccontò che quell’arma l’aveva custodita per Peppe Terrone, da lì le minacce di morte che gli arrivarono “Mi invitarono a prendere un caffè a casa dei Terrone. Leonardo era un infame, mi dissero. Erano arrabbiati con lui” aveva detto nel corso del processo il cognato di Mazza avallando la tesi che il motivo delle minacce era proprio la sua ‘cantata’ con i carabinieri al momento dell’arresto. I giudici non hanno riconosciuto nei confronti Giuseppe Terrone, detenuto da tempo per reati di camorra, l’aggravante. Quattro anni la condanna emessa dai giudici del Tribunale di Torre Annunziata per quegli episodi di 5 anni fa.

 Monica Barba


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