La polizia turca ha arrestato circa 400 persone, sospettate di appartenere allo Stato islamico. Tra loro vi sono diversi stranieri. Almeno 150 sono stati fermati a Saliurfa, nel sudest del paese; 60 ad Ankara e diverse decine nelle province di Bursa, nell’ovest, e di Bingol, nell’est. Lo riferiscono le agenzie di stampa Dogal e Anadlu. La massiccia ondata di arresti arriva a un mese di distanza dall’attentato al club ‘Reina’, rivendicato dai jihadisti dell’Isis, in cui morirono 39 persone e altre 70 rimasero ferite ed e’ la piu’ vasta operazione di polizia contro membri presunti appartenenti all’Isis dagli attentati di capodanno. La retata e’ stata condotta in numerose citta’ del paese da Sanliurfa, nel sud-est, a Gaziantep, nei pressi della frontiera con la Siria. Una sessantina di sospettati, la gran parte stranieri, sono stati fermati in quattro quartieri della capitale, Ankara. Decine di altre persone sono state arrestate a Bursa e Bingol. A Smirne sono state arrestate nove persone sospettate di pianificare attentati in citta’, che stavano facendo ritorno in Siria, secondo l’agenzia Anadolu. Altri diciotto arresti sono stati effettuati a Istanbul e nella vicina provincia di Kocaeli. Nei giorni successivi all’attacco di capodanno, il 16 gennaio, dopo una feroce caccia all’uomo, la polizia turca ha arrestato Abdulgadir Masharipov, di nazionalita’ uzbeka, che secondo le autorita’ ha confessato di essere l’autore del massacro.