Uccide l’uomo che investì e uccise la moglie, poi lascia la pistola sulla tomba della donna e si costituisce

Si è costituito ai carabinieri Fabio Di Lello, che era ricercato per l’omicidio commesso oggi a Vasto. Prima di consegnarsi alle forze dell’ordine avrebbe chiamato un amico dicendogli che aveva ucciso l’assassino di sua moglie, annunciandogli che si stava recando al cimitero per salutare la sua Roberta. Si tratterebbe della vendetta per un incidente stradale: Fabio Di Lello ha finito a colpi di pistola il ventiduenne Italo D’Elisa, che il primo luglio scorso aveva investito la moglie Roberta Smargiassi, uccidendola a un semaforo. Avrebbe chiamato il suo avvocato, Giovanni Cerella, indicandogli dove si trovava in quel momento. I primi a giungere sulla tomba di Roberta Smargiassi sono stati i carabinieri della locale compagnia che hanno rinvenuto però solo l’arma custodita in una busta di plastica trasparente. Poco dopo, accompagnato dal suo avvocato, Di Lello si sarebbe costituito ai carabinieri. Intanto la scientifica sta procedendo con i rilievi ed è giunto anche il procuratore capo della Repubblica Giampiero Di Florio. Roberta Smargiassi, che la scorsa estate fu investita e uccisa dall’auto condotta proprio dal giovane assassinato questo pomeriggio. Poco fa è giunto il padre di D’Elisa che ad alta voce ha gridato “Maledetti, me lo avete ucciso”.

Il delitto è avvenuto poco dopo le 16.30 all’uscita di un bar. Almeno quattro i colpi di pistola esplosi all’indirizzo del giovane davanti alla porta di ingresso del locale «Drink Water», nei pressi della trafficata circonvallazione Histoniense. Sul posto le pattuglie dei Carabinieri e del locale Commissariato.

 


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