Sono 18 le procedure di affidamento di lavori di committenza pubblica, gestite da enti pubblici, finite sotto la lente d’ingrandimento della Dda di Napoli e oggetto dell’ordinanza emessa dal gip nei confronti di 69 indagati. I magistrati hanno individuato 13 reati di corruzione e di 15 reati di turbativa d’asta in relazione a procedure d’appalto espletate in varie province campane, in alcuni casi aggravati dalla finalità di agevolare il clan dei Casalesi. Tra gli enti pubblici gestori delle procedure di affidamento di lavori figurano la Mostra d’Oltremare di Napoli, i Comuni di Casoria, Pompei, San Giorgio a Cremano, Alife, Casapulla, Riardo, Francolise, Calvi Risorta e Rocca D’Evandro, Consorzio Sannio Alifano, Adisu della Seconda Università di Napoli, destinatari di finanziamenti nazionali e comunitari.