ìSalviamo il tribunale per i minorenni, è l’appello promosso dall’ Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia che ha raccolto centinaia di firme nel mondo giudiziario, della cultura e della società civile. ”In questo momento storico – si legge nell’ appello -, i bambini e gli adolescenti sono i primi a pagare le conseguenze drammatiche che derivano dalla crisi economica, dall’immigrazione e dai tagli alla spesa pubblica negli enti locali: un numero sempre maggiore di loro, come risulta da tutte le rilevazioni statistiche, vive ormai in condizioni drammatiche, specialmente in alcune aree del paese”. I Tribunali e le Procure Minorili ”come la Corte Costituzionale ha più volte affermato, trovano fondamento nel principio di protezione dell’infanzia e della gioventù e nel dovere della Repubblica, nei casi di incapacità dei genitori, di provvedere a che siano assolti i loro compiti, in un contesto di obblighi internazionali in cui la specializzazione è considerata un valore irrinunziabile, tanto che l’Ue, con la recente approvazione della direttiva sulle garanzie procedurali per i minori penalmente indagati, ha assunto come propri i valori ai quali si ispira il nostro ordinamento, ribadendo la necessità di potenziare la specializzazione dell’intervento giudiziario minorile ed evidenziandone la funzione preventiva e la specificità rispetto alla giustizia ordinaria”. Nel documento si sottolinea che ”il ruolo dei Tribunali e delle Procure Minorili, uffici specializzati e autonomi, è fondamentale sia negli interventi di protezione di bambini e adolescenti, vittime in diversa misura di incurie, maltrattamenti ed abusi, sia nel settore penale, nel quale il processo è caratterizzato, fin dal primo momento, da finalità educative dirette al recupero sociale dell’imputato minorenne”. Il Csm ”ha sottolineato la necessità di preservare l’autonomia dei Tribunali e delle Procure minorili, evidenziando le gravi disfunzioni che si determinerebbero in concreto se gli attuali uffici minorili fossero assorbiti negli uffici ordinari”. ”In questo contesto la proposta di legge approvata dalla Camera che prevede l’accorpamento degli uffici minorili a quelli ordinari si muove in senso del tutto opposto, e appare ispirata dal tentativo di ripianare le carenze di risorse degli uffici per gli adulti col sacrificio della tutela dell’infanzia e dell’ adolescenza”. ”Ancor più gravi – affermano i magistrati – le trasformazioni previste per le procure minorili, destinatarie ogni anno di decine di migliaia di segnalazioni dei servizi, delle forze dell’ordine, degli ospedali, delle scuole, delle associazioni di volontariato e di semplici cittadini perché nei ‘gruppi specializzati’ non verrebbe garantita nemmeno l’esclusività delle funzioni dei magistrati, che in aggiunta ai compiti di tutela dei bambini e degli adolescenti, dovrebbero svolgere anche funzioni penali ordinarie, in processi contro adulti ispirati a una logica inquirente del tutto diversa nelle finalità e nell’approccio”.