Boscoreale. Scarcerato lo stalker Carlo Valente del Piano Napoli di via Passanti. Il giovane aveva minacciato la sua ex compagna, promettendole di farle “fare la stessa fine” della povera Enza Avino. Lo stalker aveva scoperto che la donna lo tradiva. Il messaggio intimidatorio di Carlo Valente era stato recapitato alla sorella ed al cognato della vittima.
Violenta la reazione dell’uomo al sospettato tradimento, tanto da subire ben 22 denunce dalla sua ex, tutte con accuse gravissime. In una circostanza, Carlo Valente aveva addirittura portato la donna sul Monte Faito: la sua intenzione, secondo gli investigatori, era quella di ucciderla.
E poi ancora, soltanto l’intervento di una pattuglia della Finanza, in via Zabatta a Terzigno, aveva scongiurato il peggio per la donna, ritrovata sanguinante ed abbandonata in strada dai militari. In un altro episodio, infine, lo stalker, in preda alla gelosia, aveva riempito la serratura della porta di ingresso della casa della vittima con della colla ‘attack’, così impedendole di uscire.
Dopo le 22 denunce fatte in caserma dalla sua ex, Carlo Valente fu arrestato in flagranza dai carabinieri di Boscoreale. Atti persecutori, minacce, percosse e lesioni gravi, le accuse mosse allo stalker di via Passanti. Spedito poi ai domiciliari, nella sua abitazione al Piano Napoli, era stato sorpreso dai militari e per diverse volte in compagnia di noti pregiudicati della zona.
Carlo Valente, oltre a violare le prescrizioni imposte dal giudice, aveva inoltre minacciato di morte, attraverso vari messaggi spediti tramite whatsapp, il presunto nuovo compagno della ex fidanzata. Per questo motivo, era stato condannato in primo grado alla pena di un anno e mezzo di reclusione (di 4, invece, la richiesta del pm). Lo scorso 24 febbraio, la Corte di appello aveva confermato la sentenza. Ma due giorni fa, i giudici di Napoli, accogliendo l’istanza presentata dal suo legale, l’avvocato Gennaro De Gennaro, gli hanno revocato la misura cautelare. Lo stalker, da oggi, è un uomo libero.
Monica Barba