Camorra, “Chiediamo scusa alla famiglia Esposito”, ma non basta: il pm chiede l’ergastolo per Cutarelli e Perfetto

“Chiediamo scusa alla famiglia di Pietro Esposito e ammettiamo di addebiti”. Il copione è sempre lo stesso. Un “pentimento last minute” per evitare l’ergastolo. Così come per l’omicidio del rapinatore seriale Pasquale Izzi, anche questa volta al killer preferito dei Lo Russo ovvero Luigi Cutarelli e al parente del boss pentito Carlo Lo Russo ovvero Ciro Perfetto figlio di Raffaele “muss ‘e scigna”, non è andata bene. Il pm Enrica Parascandalo ha chiesto il massimo della pena per entrambi. Mentre ha chiesto 16 anni per Carlo Lo Russo, 12 anni per la nuova compagna del boss Antonella De Musis (per entrambi il pm ammette il beneficio di chi collabora con la giustizia); 18 anni invece per Rosario De Stefano, ex fidanzata della De Musis dal quale ha avuto una figlia e pure lui da alcuni mesi collaboratore di giustizia. Fu lui a dare appoggio ai killer a “portare la battuta” segnalando con un sms la presenza di Pierino Esposito in piazza Sanità il pomeriggio del 14 novembre 2015. Per lui il pm chiede le generiche prevalenti.

nel corso del procedimento è stato ascoltato come testimone e poi ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile il giovane cameriere del pub “Il Pocho”, Giovanni Catena che era appena uscito dal locale e stava andando a buttare la spazzatura, quando arrivarono i due killer in sella a una moto e fecero fuoco contro Pietro Esposito uccidendolo.

(nella foto da sinistra la vittima Pietro Esposito, Carlo Lo Russo, Luigi Cutarelli e Ciro Perfetto)

 


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