Camorra, estorsioni nell’ AgroAversano: arrestati ‘o siciliano e i suoi complici

Omicidi, sequestri di persona, estorsioni e minacce. E’ quanto emerso dall’inchiesta dei Carabinieri del Reparto Territoriale di Aversa , che nella mattinata, ad Aversa e Cesa, hanno dato esecuzione all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Napoli, nei confronti dei pluripregiudicati Amedeo Mazzara, detto “o siciliano”, classe 1948 e Giuseppe Duilio, detto “bicicletta”, classe 1958, entrambi di Cesa, e Tammaro Scarano, detto “scarulella”, classe 1986, di Aversa, attualmente già sottoposto agli arresti domiciliari dopo essere stato arrestato un mese fa perché trovato in possesso di un fucile. Le indagini avviate dalla sezione operativa a partire nell’anno 2007 e condotte attraverso attività tecniche e riscontri forniti nel tempo da numerosi collaboratori di giustizia, hanno consentito di giungere alla sentenza di condanna in 1° e 2° grado nei confronti dei membri del sodalizio criminale, acclarando, processualmente, come il “gruppo Mazzara”, avvalendosi della sua forza intimidatrice abbia nel tempo acquisito in modo diretto la gestione delle attività economiche nel settore dell’edilizia ed il controllo del territorio cesano, pianificando e perpetrando delitti contro la persona e contro il patrimonio, tra cui omicidi, sequestri di persona, estorsioni e minacce.  Il gruppo criminale si sarebbe imposto sul territorio realizzando omicidi, estorsioni, minacce, sequestri di persona. Amedeo Mazzara è stato condannato a 20 anni di carcere (9 in primo grado), Duilio a 9 anni, Scarano a 13 anni di reclusione. Sul processo si dovrà pronunciare definitivamente la Cassazione ma nel frattempo, la Corte di Appello, su richiesta della Dda di Napoli, ha disposto la restrizione per i tre ritenendo che potessero darsi alla fuga per evitare la carcerazione definitiva. Per Scarano è stato ritenuto sussistente anche il pericolo di reiterazione del reato. Nel corso delle operazioni eseguite questa mattina, all’esito della perquisizione domiciliare, Giuseppe Duilio è stato arrestato in flagranza di reato, poiché trovato in possesso di 10 (dieci) kg di fogli di carta filigranata, recanti stampe contraffatte di banconote corrispondenti a “dinari” algerini. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

 

 


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