Camorra, “il leone è ferito ma non è morto”: Orefice sfidò su facebook i Pesce-Marfella dopo l’agguato in cui rimase ferito

L’attività investigativa svolta dalla Squadra mobile di Napoli a Pianura ha anche messo in evidenza l’enorme quantità di armi che i clan avevano a disposizione, usate nello scontro armato sfociato, tra l’altro, anche nell’omicidio di Luigi Aversano, avvenuto il 7 agosto del 2013, ucciso a Pianura dai Marfella-Pesce. Ma la lotta a colpi d’arma da fuoco più cruenta è quella che ha visto protagonista Fabio Orefice, 32 anni, (anche lui oggi destinatario di una misura cautelare) e i vertici del clan rivale, Salvatore Marfella e Pasquale Pesce. Dopo essere stato ferito, in un agguato, nell’ottobre del 2014, Orefice sfidò gli avversari su facebook, postando foto delle sue ferite, di armi e messaggi del tipo “il leone è ferito ma non è morto”. Prese il via un “botta e risposta”, durato quasi quasi tre mesi, concluso con l’arresto di Orefice, a fine gennaio 2015. Gli investigatori della Mobile del dirigente Fausto Lamparelli, coordinati dalla DDA, hanno ricostruito la lunga sequela di episodi criminali, anche nei confronti di familiari degli affiliati, che hanno caratterizzato la faida: omicidi compiuti e tentati, auto incendiate, attentati, esplosioni, bombe disinnescate, tra il 29 giugno 2013 al 13 dicembre 2016, che hanno messo “a ferro e fuoco” il periferico quartiere partenopeo di Pianura.

Episodi delittuosi ascrivibili alla faida

–           In data 29 giugno 2013  personale dei vigili del fuoco è intervenuto in Via Colantonio Di Fiore, a pochi metri da Via Claude Monet roccaforte della famiglia Marfella, per un incendio di due autovetture ed un ciclomotore riferibili alla famiglia Marfella. Incendiata una Smart.
–           In data 7 agosto 2013 omicidio di AVERSANO Luigi, affiliato al clan Mele
–           In data 3 ottobre 2013 il tentato omicidio di BELLOFIORE Antonio detto “Tonino 38” e del padre Gennaro, ritenuti vicini ai fratelli MELE;
–           In data 13 ottobre 2013 esplosione di bombe carta alla via Evangelista Torricelli (roccaforte dei PESCE-MARFELLA) e la sera stessa esplosione di numerosi colpi d’arma da fuoco    all’indirizzo dell’abitazione di DELLO IACOLO Raffaele, alla via Colantonio di Fiore, ritenuto affiliato ai fratelli MELE;
–           In data 24 dicembre 2013 ferimento di FOGLIA Giuseppe, ritenuto affiliato al gruppo MARFELLA – PESCE;
–           In data 31 gennaio 2014 incendio dell’autovettura Alfa Romeo Mito della moglie di Mele Salvatore
–           In data 29 agosto 2014 omicidio di MELE Luigi, affiliato al gruppo Mele;
–           In data 16 ottobre 2014 tentato omicidio di OREFICE Fabio, genero di BELLOFIORE Antonio (cl. 1965)
–           In data 22 ottobre 2014, alla via Luigi Santamaria, esplosione di numerosi colpi cal. 7,62 x 39 (AK 47), ad opera di ignoti, contro l’abitazione di OREFICE Fabio;
–           In data 12 dicembre 2014, OREFICE Fabio, ed un’altra persona non identificata esplodeva diversi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione di Bruno Angelo, agli arresti domiciliari; pochi minuti dopo il cognato di Orefice veniva picchiato ed il circolo ricreativo a lui riconducibile chiuso dai Pesce/Marfella. Nella stessa notte si registra l’esplosione di colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione della madre di Orefice Fabio.
–           In data 23 dicembre 2014 esplosione di colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’abitazione della moglie di Orefice Fabio.
–           Il 08/12/2015 ferito a colpi d’arma da fuoco ROMANO Salvatore alias “muoll muoll”, reggente del clan Mele
–           Il 19/03/2016 una persona travista tende un agguato armato di pistola ai danni BRUNO Alfonso, BELLOFIORE Giovanni, FOGLIA Vincenzo e SCHIANO Salvatore esponenti del clan Pesce/ Marfella. Non si registrano conseguenze in quanto la pistola si inceppa.
–           In data 5 marzo 2016 omicidio di PERNA Giuseppe, fedelissimo del clan Marfella – Pesce.
–           Il 19/06/2016 ferito a colpi d’arma da fuoco BELLOFIORE Giovanni, già scampato all’agguato del 19/3/2016 ritenuto affiliato al clan Marfella – Pesce;
–           Il 16/07/2016 esplosione di un rudimentale ordigno in via Cannavino, zona notoriamente ad appannaggio del clan Pesce – Marfella;
–           Il 18/07/2016 incendio di 4 autovetture in Via Alfredo Capelli proseguimento di Via Cannavino, zona ad appannaggio del clan Pesce/Marfella;
–           Il 01/09/2016 è stata disinnescata una bomba in via Grottole 5, all’interno del parco dove risulta abitare Romano Salvatore alias “muoll muoll”, reggente del clan Mele.
–           Il giorno 10 dicembre 2016 Via Grottole, presso l’abitazione di ROMANO Salvatore, si registra l’esplosione di colpi d’arma da fuoco. Rinvenuti 8 bossoli e due ogive;
–           In data 13 dicembre 2016  omicidio di PISA Raffaele.

 

(mella foto in alto da sinistra Fabio Orefice, Salvatore Marfella e Pasqquale Pesce, in bassa da sinistra le quattro vittime della faida: Luigi Aversano, Luigi Mele, Giuseppe Perna e Raffaele Pisa)

 


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