Camorra, summit interrotto alla Sanità: tra i presenti anche Pandolfi, sfuggito a un agguato a novembre

Gli uomini della squadra mobile di Napoli stanno “rileggendo” il summit interrotto al rione Sanità che ha consentito l’arresto di  Fabio Vastarella, 32enne nipote dei boss omonimi, per evasione dagli arresti domiciliari e di Antonio Stella per il possesso di un revolver 357 Magnum Phyton. Gli altri 5 se la sono cavata con una denuncia a piede libero per resistenza a pubblico ufficiale. Hanno intralciato l’azione dei poliziotti, ma non in maniera così forte da far scattare le manette. E soprattutto, nessuno si è fatto male.
Nel rione Sanità tra i Vastarella e i Sequino, come ricorda Il Roma, le ostilità sembrano essere cessate, anche se non ancora i contrasti. Alcuni mediatori però, secondo voci che rimbalzano dal territorio, sarebbero riusciti a riavvicinare i due clan, i cui uomini sono però sempre guardinghi e sospettosi. Tant’è vero che Stella era armato e perciò è finito dietro le sbarre. Fatto sta comunque, la situazione è in evoluzione e viene attentamente seguita dagli organi investigativi di polizia e carabinieri.
L’altro ieri sono stati dunque arrestati per evasione Fabio Vastarella e Antonio Stella, di 34 anni, per porto illegale d’arma da fuoco e ricettazione. Mentre la polizia ha denunciato a piede libero i fratelli Raffaele e Mimmo Topo, di 53 e 42 anni, Raffaele Stella (padre di Antonio), Vincenzo Di Lorenzo di 30 e il 21enne Daniele Pandolfi, tutti della zona. L’ultimo sfuggì miracolosamente all’agguato del 7 novembre scorso ai Colli Aminei costato la vita all’amico 28enne Antonio Bottone.
I “Falchi” hanno colto tutti di sorpresa facendo all’interno di un cortile comune a due stabili con ingressi in via del Serbatoio e via Fontanelle, abitazioni di vari componenti della famiglia Vastarella, ed in particolare di Fabio Vastarella sottoposto agli arresti domiciliari. Dopo aver scavalcato tre cancelli in metallo, hanno “beccato” i 7  mentre ammiravano una pistola a tamburo 357 Magnum Phyton. Vastarella si è accorto dei poliziotti e ha ordinato di nascondere l’arma e di nascondersi mentre lui è rientrato in casa accedendo da una porta finestra direttamente nel salotto, dove è stato bloccato. Antonio Stella ha raggiunto il suo appartamento, si è svestito e si è infilato sotto la doccia, ma è finito ugualmente in manette.
Fabio Vastarella era ai domiciliari per ricettazione di un’autovettura rapinata il 12 ottobre 2016 a un magistrato della Dda in via Salvator Rosa.

 

(nella foto da sinistra fabio vastarella, antonio stella e daniele pandolfi)


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