Camorra&Politica: il sindaco di Aversa risponde al Gip e nega addebiti

Ha risposto alle domande del Gip il sindaco di Aversa Enrico De Cristofaro, sentito oggi in carcere per l’interrogatorio di garanzia dopo essere stato arrestato mercoledì scorso nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli denominata “The Queen”, che ha accertato un giro di tangenti relativo ad appalti pubblici che ruotava attorno all’ingegnere napoletano Gugliemo La Regina, e che vedeva nel consigliere regionale Pasquale Sommese – finito in cella – il riferimento politico. De Cristofaro, ieri sospeso dalla carica sulla base della Legge Severino, ha contestato le accuse contenute nell’ordinanza di arresto, in particolare quella secondo cui si sarebbe speso nel 2014 per indicare il collega Nicola D’Ovidio, sindaco di Riardo finito in carcere nella stessa indagine, come membro della commissione di gara che doveva aggiudicare l’appalto indetto dall’Adisu per la ristrutturazione della Casa dello studente, chiedendo in cambio l’assegnazione di un incarico ad un impiantista di sua fiducia. De Cristofaro (difeso dagli avvocati Giovanni Cantelli, Alfonso Quaranta e Filippo Trofino) ha negato che ci sia stata corruzione, spiegando che l’indicazione del collega per la commissione di gara rientrava nella normale prassi seguita dall’Ordine degli Architetti di Caserta, di cui in quel momento era presidente. Oggi intanto, in una nota, i sette assessori della Giunta comunale e i quindici consiglieri di maggioranza hanno espresso “solidarietà all’uomo ed alla famiglia” per una vicenda che “ha sconvolto l’intera comunità”. “Siamo certi – prosegue il comunicato – che, conoscendo la sua integrità morale e professionale, nel più breve tempo possibile verrà fatta chiarezza. Attendiamo ansiosi e molto fiduciosi l’esito delle indagini della magistratura che, quale organo garante della legalità, con scrupolo ed attenzione porterà avanti il proprio lavoro”. L’amministrazione è nel frattempo retta dal vice-sindaco Federica Turco, 25 anni compiuti proprio il giorno degli arresti.

Nella giornata odierna si è tenuto inoltre l’interrogatorio di garanzia dell’ex sindaco di Alife Giuseppe Avecone, anch’egli detenuto nel carcere di Santa Maria dopo l’arresto di mercoledì. Avecone (assistito da Dezio Ferraro), accusato di aver accettato somme di danaro dall’ingegnere La Regina per affidare a ditte indicate da quest’ultimo l’appalto per il restauro del Castello Medoevale di Alife, ha negato ogni addebito, spiegando di non essersi mai interessato della gara e di aver avuto solo contatti istituzionali con la Regione per l’erogazione dei finanziamenti; l’ex primo cittadino ha negato di aver mai incontrato l’ex assessore al Turismo Pasquale Sommese e il suo stretto collaboratore Antonello Sommese.


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