Castellammare: “Sono armata, arrestatemi, altrimenti uccido mio marito”. La figlia del boss si consegna ai carabinieri

Si è presentata nella caserma dei carabinieri di Castellammare al corso De Gasperi e guardando il piantone in faccia gli ha detto:”Sono armata, portatemi in carcere, altrimenti ammazzo mio marito”. Antonietta Di Somma, 30 anni, figlia del famigerato Raffaele ‘o ninnillo, boss del rione Santa Caterina oggi in carcere e in passato killer prediletto del defunto padrino Michele D’Alessandro.  Quella che ieri si è presentata davanti al militare di servizio al corpo di guardia della caserma è stata una scena insolita. I  carabinieri le hanno tolto la pistola, immobilizzata ma anche tranquillizata perchè era in stato di agitazione. Per lei naturalmente sono scattate le manette e  poi, trasferita nel carcere femminile di Pozzuoli, come disposto dalla Procura di Torre Annunziata, in attesa della convalida. Ora i carabinieri stanno indagando per capire bene i motivi dello strano gesto, e poi dove la donna possa essersi procurata l’arma e le munizioni. E’ ovvio che per una che porta quel cognome non è stato difficile procurarsi l ‘arma. Ma i carabinieri vogliono individuare il fornitore. L’attenzione dei militari si concentra ora anche sul marito della donna, un pregiudicato stabiese con diversi precedenti e capire i motivi dei dissidi tanto forti tra i due tanto da indurre la donna a voler ucciderlo.


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