“Conosco Romeo da trentacinque anni. Mi creda, parliamo di un grande imprenditore nazionale. Fatico a riconoscerlo in quello che leggo e sento dire di lui”:lo afferma al Corriere della Sera, Poalo Cirino Pomicino che aggiunge: “Resta il fatto che l’Italia è ancora il Paese del servo encomio e del codardo oltraggio, come diceva Manzoni. “Parliamo – scandisce l’ex ministro democristiano – di un imprenditore che non pensa solo al suo core business. Di uno che ha anche a cuore l’interesse collettivo. A cominciare dallo sviluppo delle città . Penso ai soldi che ha fatto avere al Comune di Napoli“. “Grazie a una triangolazione con le banche – spiega -, riuscì a far fruttare il patrimonio immobiliare del Comune di Napoli facendo sì che gli inquilini di questi immobili ne diventassero pian piano proprietari. La rata dell’affitto diventava come la rata di un mutuo, per capirci. Al Comune arrivarono qualcosa come 110 milioni di euro in due anni. Diciamo così, Romeo è uno che ha un know how non da poco. E non lo dico io. Lo dicevano di lui già i suoi concorrenti, quand’era più giovane”. “Ha una sensibilità civica e politica – aggiunge – Penso ai soldi che ha fatto avere al Comune di Napoli facendo fruttare il patrimonio immobiliare della città ”.